Educazione sanitaria nelle parrocchie di Varese con infermieri, farmacie e ateneo

Da sinistra Filippini, Zocchi, Bonoldi, Panighetti e Maresca

VARESEL’educazione sanitaria fa tappa nelle parrocchie di Varese. Grazie ad un protocollo d’intesa che vede la partecipazione di quattro diverse realtà cittadine saranno organizzati a partire da settembre momenti informativi sul territorio comunale, dedicati in particolare alla popolazione anziana e alle fasce più fragili. L’iniziativa è stata illustrata oggi, lunedì 4 luglio, nelle sede del Comune di Varese, che ha fatto da regia all’operazione.

I protagonisti

A promuovere l’idea è stato infatti il consigliere comunale delegato alla sanità Guido Bonoldi, che ha coinvolto Federfarma Varese, le parrocchie della città, la Scuola di specialità di geriatria dell’Università dell’Insubria e l’Opi (Ordine delle Professioni Infermieristiche) della Provincia di Varese. Inoltre si registra il patrocinio, oltre che di Palazzo Estense, anche di Asst Sette Laghi.

Incontri sul territorio

Il protocollo d’intesa ha la finalità di rendere possibile alle farmacie della città che lo vorranno di promuovere incontri per persone anziane di educazione ed informazione sanitaria, in collaborazione appunto con le altre realtà coinvolte. Gli appuntamenti, che si svolgeranno nelle parrocchie varesine, avranno come tema le patologie croniche più frequenti negli anziani (come ad esempio diabete mellito, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, cardiopatie, vasculopatie, Bpco) ma anche temi più generali come alimentazione, stili di vita sana, aderenza terapeutica. La Scuola di specialità in geriatria e Opi forniranno i relatori per gli incontri.

Via a settembre

La modalità operativa del protocollo prevede che sia la farmacia a promuovere gli incontri nel proprio quartiere, concordando una data col parroco e quindi l’argomento e il reattore con la scuola di specialità in geriatria o Opi. Si partirà a settembre 2022. «È una sinergia in una logica win-win: tutti quelli che partecipano a questa iniziativa hanno qualcosa da guadagnare, e cioè realizzano qualcosa che è nella loro natura», ha commentato Guido Bonoldi. Luigi Zocchi di Federfarma ha ricordato la fase di grande cambiamento delle farmacie, amplificata dalla pandemia, mentre Aurelio Filippini di Opi ha toccato il tema dell’infermiere di famiglia. «In provincia di Varese è stato attivato a marzo a Tradate – ha detto – sono 8 gli infermieri di comunità che hanno già in carico più di 500 famiglie e quasi 10mila ore di telefonate». Andrea Maresca, direttore della scuola di specialità di geriatria, ha ricordato che sono 16 gli specializzandi attuali, mentre monsignor Luigi Panighetti ha parlato di un servizio importante per le persone che potrà essere da volano per altre iniziative. Infine il sindaco Davide Galimberti ha sottolineato il ruolo del Comune che vuole fare sistema con le attività che si occupano di sanità.