Turismo, la proposta di BBVarese: «Con la tassa di soggiorno creare grandi eventi»

VARESE – La stagione è iniziata nel migliore dei modi con una Pasqua al completo e tante prenotazioni per l’estate, ma ci sono ancora ampi margini di crescita per il turismo in provincia di Varese. Ne è convinto Alfredo Dal Ferro (nella foto sopra), presidente di BBVarese, realtà che conta su circa 150 soci che gestiscono bed & breakfast e case vacanza sul territorio. La proposta che parte dall’associazione è quella di creare un soggetto unico che coinvolga i comuni turistici per organizzare grandi eventi nel Varesotto.

Crescita e potenzialità

Nel 2022 il turismo a Varese ha registrato numeri importanti, con due milioni di pernottamenti, segnando un recupero quasi totale dopo la fase Covid. Gettando uno sguardo più ampio all’ultimo decennio le presenze sono aumentate in modo esponenziale: dagli 1,6 milioni del 2010 fino ai 2,3 del 2019. Ma si può fare ancora di più, come sottolinea Dal Ferro. «Negli ultimi anni il turismo è cresciuto sul territorio, ma siamo ancora ben lontano dai livelli di Como, Bergamo e Brescia. Per crescere ulteriormente bisogna pensare ad una promozione che sia almeno a livello di Insubria». Un tema di cui si è discusso proprio negli scorsi mesi con gli Stati Generali della Cultura e del Turismo della Regione Insubrica, che hanno fatto tappa anche a Varese.

Grandi eventi sul territorio

Ma oltre a pensare ad iniziative di promozione che vadano oltre il singolo territorio il presidente di BBVarese lancia anche una proposta a livello locale. «Bisogna fare uno sforzo per unire tutti i comuni che fanno pagare la tassa di soggiorno. Potrebbero mettersi tutti insieme per creare degli eventi nelle città principali per avere una visibilità turistica che vada oltre la Regione». La forza attrattiva di eventi riconosciuti e noti può aprire grandi potenzialità: basti pensare a quanta gente muove ad esempio il Salone del Mobile di Milano, che nella scorsa settimana ha portato tantissimi visitatori anche nelle strutture del Varesotto.

Un ente unico

Dal Ferro ricorda i centri dove è già attiva l’imposta di soggiorno: Valganna, Varese, Laveno Mombello, Ispra («unico comune dove la tassa è richiesta per tutto il periodo del soggiorno e non solo per i primi sette giorni»), Sesto Calende, Vergiate, Somma Lombardo. Comuni a cui dovrebbero unirsi presto anche Saronno e Ferno. Una decina di realtà in totale che unite in una sola voce potrebbero portare a importanti progettualità. «Questa è l’idea: mettersi insieme come provincia e creare un ente privato con la presenza anche delle associazioni di categoria per rafforzare l’immagine di tutto il territorio, destinando una parte del ricavato della tassa a iniziative di rilievo», spiega Dal Ferro.

Destagionalizzare

Puntando su eventi anche in periodi fuori dal “canonico” aprile-ottobre, che costituisce il momento clou della stagione in provincia, si potrebbe inoltre anche perseguire la strada della destagionalizzazione delle presenze del turismo, che fuori dai mesi più caldi vive soprattutto con chi si muove per lavoro e non per svago. «Nelle nostre case vacanze, che offrono anche soggiorni medio-lunghi, a ottobre arrivano insegnanti che arrivano dal sud e si fermano sei mesi, e lo stesso per gli infermieri, oltre a dipendenti di società in zona per lavori», spiega Dal Ferro. Un’idea per attirare anche i turisti può essere quella di puntare sul Natale, come già sperimentato lo scorso anno con il Natale dei Laghi tra Varese, Lecco, Cernobbio e Lugano. «Bisogna inventare proposte di questo tipo, con più comuni di più territori: così si cresce come destinazione».