ELEZIONI AMERICANE 2020 Una campagna elettorale degna di Hollywood

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Il conto alla rovescia è iniziato, mancano meno di venti giorni alle prossime elezioni presidenziali americane. Gli eventi degli ultimi mesi sembrano essere stati scritti da uno sceneggiatore di Hollywood. È infatti accaduto di tutto in questa campagna elettorale, da ultimo anche la positività al Covid di Donal Trump che però, dopo un ricovero lampo, si è ributtato a capofitto in un tour elettorale impressionante: migliaia di chilometri e decine di città, per eventi sparsi in tutti gli Stati Uniti.

A che punto sono i candidati?

Partiamo dallo sfidante, il settantasettenne Joe Biden, che con il suo ormai proverbiale stile un poco dimesso sembra riuscire a portare la nave in porto. Per lui velocità di crociera costante, quasi mai sopra le righe: gode, secondo i sondaggi, di ampie e concrete possibilità di essere il prossimo inquilino della Casa Bianca. I dati che arrivano dal Midwest e, in particolare, dalla Pennsylvania, sembrano rassicuranti. Biden sembra anche essere riuscito a limitare il campo di battaglia a Stati che a marzo potevano essere terreno di conquista per i repubblicani, quali per esempio il New Hampshire e il Minnesota.
Il candidato democratico potrebbe addirittura farcela nell’impresa: non solo rimarginare quelle ferite dolorose rappresentate dalle sconfitte nel 2016 in luoghi come il Wisconsin e il Michigan, ma addirittura di andare a caccia di un paio di Stati dalla comprovata fede repubblicana quali l’Arizona e la Georgia, dove l’ultimo democratico a vincere fu proprio Jimmy Carter, già governatore della seconda. I sondaggi, se confermati dal voto, non lascerebbero scampo a Trump. Incapperebbe in una fragorosa e pesante sconfitta, che non avrebbe precedenti negli ultimi trent’anni, specialmente in campo repubblicano.

Tutto deciso quindi? Non proprio, perchè se è vero che anche nel 2016 la vittoria della Clinton era data sostanzialmente per certa, oggi più che mai la cautela deve essere massima. La positività di quindici giorni fa di Trump al Covid sembrava aver messo la parola fine alle aspirazioni di secondo mandato del tycoon, un leone malato e in gabbia che, costretto tra le mura della Casa Bianca, consentiva al suo rivale di navigare tranquillo verso il voto, ormai sicuro di avere la vittoria in tasca.
Molto probabilmente, se ci fosse stato un altro candidato al posto di Trump, Biden avrebbe di fatto già vinto. Ma il magnate newyorkese ha già dimostrato di saper ribaltare i pronostici e, soprattutto, non è uomo che si arrende tanto facilmente. Basti pensare che in questo weekend presenzierà a ben sette eventi, toccando cinque swing state (due eventi in Pennsylvania, due in Florida, uno in Michigan, uno in Wisconsin e l’ultimo in Nevada). Un tour de force impressionante, con una regia da kolossal hollywoodiano e migliaia di sostenitori che lo attendono ai piedi della scaletta dall’Air Force One.
Basterà per recuperare e vincere? Per ora i sondaggi lo penalizzano, anche se in alcuni Stati chiave resta molto stretto il margine tra i due candidati; inoltre bisogna ricordare che anche la Clinton godeva del favore dei sondaggi, in alcuni Stati con numeri anche più favorevoli di quelli che ha oggi Joe Biden.

Vi proponiamo la situazione della media dei sondaggi Stato per Stato riguardo ai due candidati, comparata a quella dei sondaggi che aveva la Clinton quattro anni fa nei confronti di Trump. Ecco i dati di quelli che, più di tutti, segneranno le prossime elezioni presidenziali:

Pennsylvania
La Clinton, secondo la media dei sondaggi effettuata da Real Clears, godeva di un margine di 1,9% su Trump, oggi Biden ha un margine di vantaggio di 5,4%; nel 2016 Trump ribaltò i dati e vinse con un margine di 0,7%.

Florida
Nel 2016 Trump veniva accreditato dai sondaggi con un lieve margine di vantaggio di 0,2% sulla Clinton, oggi la media dei sondaggi vede Joe Biden avanti di 1,4%; Trump vinse poi in Florida con uno scarto maggiore di quello pronosticato ed esattamente con 2,2% sulla rivale Clinton.

Carolina del Nord
Qui nel 2016 Clinton e Trump, secondo i sondaggi, erano sostanzialmente appaiati. Oggi la loro media accredita Biden avanti di 2,7%. Nel 2016 Trump vinse in Carolina del Nord con 3,7 punti di margine sulla Clinton.

Michigan
È qui che nel 2016 si palesò il disastro democratico: i sondaggi accreditavano infatti la Clinton avanti di 3,4% su Trump. Ma alla fine sappiamo come è andata a finire: con il secondo che ribaltò tutti i pronostici, vincendo con uno scarto dello 0,3%. Oggi la media assegna a Biden un margine più rassicurante: gli attribuisce infatti un 7% di vantaggio sul tycoon.

Wisconsin
L’emblema del miracolo Trump o, se volete, del suicidio democratico. Il voto del Wisconsin nel 2016 è, e resterà per molto tempo, l’incubo dei sondaggisti e dei dem. La media dei sondaggi assegnava infatti all’ex segretario di Stato di Barack Obama ben 6,5% di vantaggio su Trump, tanto che la Clinton non fece nemmeno campagna elettorale in Wisconsin. Trump vinse con un margine di 0,7%. Oggi Biden è accreditato con un margine identico a quello della Clinton: 6,3%.

Cosa dicono gli ultimi sondaggi di questa settimana?

La media dei sondaggi non lascerebbe scampo a Trump. Una vittoria di Biden in Michigan, Pennsylvania e Wisconsin ne renderebbe praticamente impossibile la riconferma alla guida degli Stati Uniti. Ma, per onore di cronaca, dobbiamo segnalarne alcuni che vanno un pò in controtendenza rispetto alla maggioranza dei dati che vengono sfornati ogni giorno negli States. Secondo Trafalgar Group, Trump sarebbe in vantaggio di 2% in Florida, di un 1% in Michigan e di 4% in Arizona; se poi si assommano i dati di un sondaggio Emerson uscito ieri, venerdì 16 ottobre, che vede annullato il vantaggio di Biden in North Carolina, il quadro inizia a cambiare radicalmente. La storia recente ci insegna che i sondaggi non sono infallibili, ma certamente Biden non può dormire sonni tranquilli. La sua lenta crociera verso la Casa Bianca potrebbe proprio incagliarsi in vista del porto, magari spinta da uno tsunami di nome Donald.

Giacomo Iametti

Lo speciale Elezioni Americane 2020 ci accompagnerà fino al prossimo 3 novembre, giorno delle 59esime elezioni presidenziali nella storia degli Stati Uniti. Si tratta di un appuntamento settimanale a cura di Giacomo Iametti e Simone Cecere, creatori della pagina Instagram Elezioni Americane 2020 (CLICCA QUI per accedere), una striscia quotidiana di poco più di un minuto in cui, attraverso Stories, sondaggi, grafici e approfondimenti, viene raccontato tutto ciò che succede Oltreoceano nella corsa alla Casa Bianca.

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ELEZIONI AMERICANE 2020 Il punto dei due candidati per la corsa alla presidenza

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