ELEZIONI LEGNANO 2020 Toia: «Il passato non mi riguarda. No ai compromessi»

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LEGNANOCon quella che segue, concludiamo le interviste ai 7 candidati a sindaco di Legnano. A differenza delle precedenti, l’intervista a Carolina Toia, candidata della coalizione di centrodestra (Toia Sindaco, Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia e Forza Italia) non è stata fatta in presenza nella nostra redazione, ma sulla base di domande e risposte scritte ormai alcune settimane fa, a causa della indisponibilità di Toia a presentarsi di persona. Questa circostanza non ha reso possibile rivolgerle altre domande più attuali e “scomode”: ad esempio, su quanto affermato da Boni di Grande Nord a proposito della sua denuncia contro la Lega; sulla fondatezza della «chiara unità d’intenti da parte di tutti» nel centrodestra da lei sostenuta circa la sua candidatura; sulla possibilità, paventata da più parti, che si faccia manipolare nella sua eventuale amministrazione dai partiti che l’appoggiano; ancora, sulla sua proposta di svolgere le operazioni di voto negli uffici postali. Confidiamo di poterle rivolgere tali domande alla prima occasione che si presenterà.

Toia, da quale Legnano è partita la sua campagna elettorale e quale Legnano vorrebbe costruire?

«È partita dalle periferie, per renderle più centrali nel progetto e nella visione della città. Vorrei costruire una Legnano più innovativa e più sicura, sempre più a misura d’uomo, dove sia davvero bello vivere. Abbiamo incontrato tutti i legnanesi che hanno voluto offrire il proprio contributo, cercando di fare tesoro delle loro esigenze. D’altronde, è stato questo lo spirito con cui abbiamo costruito il programma, che nasce dall’ascolto delle necessità di tutti i cittadini. Siamo poi stati nuovamente presenti in ogni angolo di Legnano per incontrare chiunque lo desiderasse e per dare ulteriormente seguito alle richieste della cittadinanza».

Quanto ha “studiato” da sindaco nei due anni di inattività politica e istituzionale?

«Non ho mai smesso di studiare, l’impegno e la passione civica non si interrompono da un giorno all’altro, bisogna essere aggiornati e informati per non lasciare spazio all’improvvisazione. Specialmente in questo periodo: il duro momento che stiamo vivendo impone competenza, responsabilità e lungimiranza per coniugare la macchina amministrativa alle esigenze dei cittadini, anticipare e intercettare le tendenze economiche e sociali derivanti dalla crisi dovuta al Coronavirus e, non da ultimo, declinare al meglio le azioni da intraprendere per garantire il bene comune».

So che non ne parla volentieri, ma la questione legalità è preminente dopo quanto successo con Piazza Pulita. Che cosa promette ai suoi elettori da questo punto di vista?

«Ne parlo come parlo di tutto il resto. Mal sopporto però l’atteggiamento ossessivo di alcuni e tantomeno accetto l’essere affiancata a nomi e vicende che non mi riguardano e da cui prendo naturalmente le distanze. Non essendoci stata e non essendo minimamente coinvolta, posso esprimere un giudizio da cittadina su quanto accaduto e ho già dichiarato di aver piena fiducia nel lavoro dei magistrati. A tutti i legnanesi, non solo ai miei elettori, prometto coerenza e trasparenza massima. Come ho sempre fatto. Sono giovane, ma ho già un’esperienza regionale alle spalle a cui ho volontariamente scelto di non dare seguito. Visti i tempi che corrono, e il livello dei “politici di professione”, può sembrare una decisione decisamente inusuale. Questa intransigenza mi ha portato spesso a essere etichettata come persona dal “gran caratteraccio”; per me si chiama coerenza. Ho sempre dato tutta me stessa, credendoci, e non ho mai accettato alcun compromesso. Che fosse la campagna elettorale, un esame universitario, un lavoro, qualsiasi scelta, una volta presa, è stata poi coltivata e difesa strenuamente. Così oggi non devo rendere favori a nessuno, e dire grazie solo a me stessa. Non so quanti possano dire altrettanto».

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Quali sono i rapporti di forza fra le quattro liste del centrodestra legnanese?

«C’è stata una chiara unità d’intenti da parte del centrodestra quando mi è stato chiesto di candidarmi. I rapporti, come ovunque a livello locale, sono di amicizia, stima e collaborazione. Anzi, ne approfitto per elogiare il senso di responsabilità dimostrato dai partiti che mi sostengono: nessun litigio, nessuna prevaricazione su nomi di uno schieramento piuttosto che un altro. Sono state accantonate rivendicazioni che, in politica, sono spesso presenti. Hanno scelto me perché non appartengo ad alcun partito e perché sono fortemente legata a Legnano e radicata sul territorio, come testimoniato anche dai candidati della mia lista, che vanno dall’imprenditore all’operaio, dallo studente al commerciante. Per amministrare nel pieno senso del termine, bisogna rappresentare tutti i legnanesi».

Qual è il suo primo avversario da battere?

«Il Coronavirus e la crisi socio-economica che ne deriverà. Ogni calcolo politico viene meno in vista della delicata e preoccupante fase che ci accingiamo a vivere. Per vincere questa sfida c’è bisogno dell’energia e del supporto di tutti. Dobbiamo ragionare da squadra, fare un patto con i cittadini per affrontare insieme il periodo più buio degli ultimi anni. Ai personalismi bisogna far prevalere la responsabilità».

Chi vincerà le elezioni e perché?

«Vinceranno a prescindere i legnanesi, perché avranno scelto con coscienza e buonsenso i prossimi 5 anni di questa splendida città».

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