LEGNANO – «Non risponderò ad alcuna provocazione. Ascolterò le critiche, anzi ne farò tesoro. Alcune fra queste, che potranno sembrare offensive, a me serviranno. Non aspettatevi da me reazioni forti, non scadrò in volgari “controffensive”». È la «ricetta», come la definisce lei stessa, della candidata sindaco del centrodestra Carolina Toia (sopra, davanti a Palazzo Malinverni) dopo la divulgazione della sua lista civica oggi, sabato 22 agosto, giorno in cui si è chiusa la raccolta firme a sostegno delle liste per le Amministrative. «Mi perdonerete – esordisce Toia – se vi dico che non ho intenzione di tornare sul punto. Oggi, con la pubblicazione delle liste della coalizione, entriamo nel vivo della campagna elettorale». Poi, dopo il passaggio sulle provocazioni ricevute, prosegue: «Un candidato sindaco deve prepararsi a combattere e questo sarà il mio allenamento al combattimento. Non sono spaventata. Ho già affrontato diverse battaglie in passato, e questa intendo vincerla. Alcune parole troveranno risposta nelle sedi opportune: sto parlando naturalmente di quelle infamanti, che mi collegano a situazioni in cui non sono minimamente coinvolta. Ma, statene certi, non mi lascerò mai infangare dalle sciocchezze o dalle cattiverie, tantomeno dalle bugie». Slogan finale: «Voliamo alto (come sempre)».
La ricetta della Sinistra per la cultura
“Produzione” di cultura con un occhio alle marginalità sociali e più di una perplessità sulla Fondazione Palio. Sono alcune posizioni espresse oggi dalla Sinistra-Legnano in Comune sul tema della cultura. «A Legnano – osserva la lista dell’altra donna candidata sindaco, Lucia Bertolini – si discute molto di Rugby Sound e di Palio con relativa Fondazione. Sono eventi importanti, le adesioni e la partecipazione che ogni anno registrano lo testimoniano. Ma esiste a Legnano anche un tessuto diffuso, in tutti i campi dell’espressione culturale e artistica, che fatica ad emergere, a trovare spazi e occasioni per esprimersi e per proporre nuovi linguaggi, a trovare riconoscimento a livello cittadino, e che andrebbe invece valorizzato. Sono giovani (e meno giovani) legnanesi che hanno passione ed entusiasmo e che sono una risorsa per la crescita culturale e sociale di tutta la città. La partecipazione alla vita culturale di una città – prosegue la Sinistra – intesa non solo come “accesso” alla stessa ma come “produzione” di cultura, è inoltre uno strumento chiave per affrontare i problemi di disagio e marginalità sociale, che è sempre anche marginalità culturale. Soprattutto per quanto riguarda i/le giovani, non mancano le esperienze sulle ricadute positive, anche in termini di inclusione, di un lavoro nella direzione di dare valore ad attitudini e capacità artistiche, di coinvolgere in progetti culturali che abbiano una visibilità cittadina». Quindi, alcuni esempi: «Quanto può fare, per la crescita di un ragazzo/a, la possibilità di esprimere se stesso/a attraverso un murale, una performance del proprio gruppo musicale, un ballo, la proiezione di un proprio lavoro o salendo su un palcoscenico? Quanto l’esperienza di far parte della banda cittadina o di un’orchestra giovanile può essere formativa? Quanto può favorire la maturazione di un/a giovane il riconoscimento di costituire una “risorsa” per città”?».
«Fondazione Palio, attenti agli interessi di parte»
Una nota a margine sulla Fondazione Palio, che per la Sinistra «è uno strumento, se utilizzarlo o meno dipende da che cosa si vuole che sia il Palio per Legnano e la natura della Fondazione stessa. Ci sta a cuore che il Palio rimanga un patrimonio di tutta la città, gestito in modo trasparente, partecipato e verificabile da tutti? Lo strumento di una Fondazione (o meglio una “Fondazione di partecipazione”) può garantire tale esigenze? Come possiamo evitare che il Palio diventi un’attività gestita in modo privatistico, un’altra forma di potere o un trampolino per la carriera di qualcuno?».