Emergenza povertà, torna la colletta alimentare. A Varese assessori volontari

VARESE – L’effetto della pandemia Covid, i riflessi negativi della guerra in Ucraina che hanno coinvolto tutta Europa, l’aumento dell’inflazione e i costi energetici schizzati alle stelle: tutti questi fattori hanno contribuito a far crescere l’emergenza povertà anche nel Varesotto. A supporto delle famiglie in difficoltà torna la colletta alimentare (nella foto assessori volontari a Varese).

Cibo per chi è meno fortunato

Sono 85 i punti vendita della zona nord della provincia di Varese che hanno aderito alla giornata, che si svolge oggi, sabato 26 novembre. Sul posto i volontari del Banco Alimentare, per accogliere ed invitare le persone che si recheranno a fare la loro spesa a donare alimenti a lunga conservazione ai tanti che vivono nel bisogno. La colletta alimentare nazionale è la più grande occasione per rispondere al bisogno di tante persone che risiedono nella città e nella provincia di Varese.

Assessori volontari

Come lo scorso anno a Varese hanno partecipato in qualità di volontari alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale. Presenti stamattina a Masnago gli assessori Roberto Molinari e Nicoletta San Martino insieme al vicesindaco Ivana Perusin. Nel corso della giornata ha dato il suo contributo anche il consigliere Simone Longhini. «Come sempre – commenta l’assessore ai servizi sociali Molinari – la colletta alimentare è un appuntamento importantissimo che manifesta uno spirito di solidarietà fatto non solo da decine di volontari ma anche dalle persone che con generosità danno il loro contributo ad altri che ne hanno bisogno. Credo che questi gesti siano significativi e danno anche il senso dell’appartenenza a una comunità solidale e quindi vanno assolutamente sostenuti e aiutati».

Aumentano i bisogni

Il bisogno e le difficoltà sono cresciuti enormemente dopo la crisi economica, la pandemia da Covid-19 e l’aumento dei costi energetici e di riscaldamento dovuti al conflitto russo-ucraino. Recessione e inflazione, come si può vedere ogni giorno proprio negli aumenti dei costi dei beni alimentari, sono in continua salita. La colletta annuale è un gesto con cui si può rispondere alle urgenze di coloro che vivono nel bisogno. Lo ha ricordato anche Papa Francesco in occasione della VI giornata mondiale dei poveri: «Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche, attraverso il coinvolgimento diretto».