Le emissioni dei veicoli si controllano a Ispra: viaggio nel laboratorio Vela del Jrc

ISPRA – Tra le attività di ricerca svolte all’interno del Joint Research Centre della Commissione Europea ad Ispra c’è anche il controllo delle emissioni dei veicoli. All’interno del nuovissimo laboratorio Vela avviene l’azione di “sorveglianza del mercato” che permette cioè di testare automobili in circolazione, su cui vengono effettuati numerosi test su strada e in laboratorio, con la possibilità di simulare qualsiasi tipo di temperatura e scenario di utilizzo del mezzo.

Il laboratorio

Il laboratorio Vehicle Market Surveillance è l’ultimo arrivato al Jrc: inaugurato solo poche settimane fa, è un concentrato di tecnologie a servizio dell’attività di ricerca e indagine sulle emissioni dei veicoli. Una realtà che l’assessore regionale ad ambiente e clima Raffaele Cattaneo ha voluto toccare con mano nel corso del suo sopralluogo nel sito dedicato alla dismissione del reattore nucleare Essor. I responsabili del laboratorio hanno illustrato all’assessore e alla delegazione regionale i diversi step dell’attività.

L’attività

«Questo laboratorio – ha spiegato Giorgio Martini, vicecapo unità trasporto sostenibile Jrc Ispra – è dedicato alla sorveglianza del mercato, quindi vuol dire che noi prendiamo dei veicoli che sono in circolazione, tipicamente li noleggiamo, e poi questi veicoli vengono sottoposti a una serie di test per verificare che rispondano alla normativa sulle emissioni inquinanti». La prima attività che viene effettuata è il controllo sulle condizioni del veicolo, per essere certi che sia idoneo per le prove e che non abbia difetti o errori nella centralina. Quindi si inizia con le prove su strada in cui si va a verificare che il mezzo non superi i limiti consentiti per le componenti inquinanti.

Da -10 a +50 gradi

Ma uno dei problemi delle prove su strada è che il range delle condizioni che possono essere verificate è piuttosto limitato: in estate ad esempio si può verificare le emissioni del veicolo solo con le temperature estive. Se si vogliono verificare quali sono le emissioni a basse temperature si effettuano dei test in laboratorio, dove si possono simulare temperature comprese tra -10 e +50 gradi. Inoltre si può anche simulare l’altitudine e controllare come si comporta il veicolo in un viaggio in montagna, tra variazione di pressione e temperature. «In questo modo – continua Martini – durante tutto l’anno siamo in grado di valutare le emissioni in tutte le condizioni ambientali di interesse». La durata dei test dipende dal tipo di veicolo e dal numero di prove effettuate: si va da un minimo di una settimana a un massimo di tre: con gli ibridi in particolare il numero dei test da effettuare si moltiplica.