A Firenze scoppia il “caso” Chiesa ma Commisso lo “stoppa”

A Firenze tiene banco il caso di Enrico Chiesa. L’attaccante toscano ha chiesto di essere ceduto. Lo ha detto chiaramente alla società, ma il nuovo proprietario, Rocco Commisso, ha già respinto le avances della Juve, tirando le orecchie al proprio tesserato. Commisso è stato irremovibile, almeno finora. Chiesa non si muove. Bravo Commisso. È ora di farla finita con la storia che i contratti valgono sempre e solo da una parte. Se Chiesa ha un contratto, regolarmente sottoscritto, perché deve mettere in dubbio quell’accordo? Perché “rompere” in questo modo con la squadra che ti ha permesso di arrivare in Serie A? Perché fare uno sgarbo alla società che   gli ha permesso di crescere e di fare il professionista per una squadra storica del nostro campionato? Questa storia deve finire. Una società deve essere garantita e un proprio tesserato deve accettare le decisioni della società che gli paga regolarmente lo stipendio. I giocatori devono imparare a comportarsi da professionisti, evitando di “ricattare” le società di appartenenza quando la scadenza dei contratti non è così lontana. Tornando a Chiesa, anche a lui servirebbe giocare un anno in più a Firenze dimostrando di essere pronto per una sfida più grande. E quindi, stia tranquillo a Firenze, rispettando il proprio contratto. L’anno prossimo a fronte di nuove offerte potrà valutare insieme alla società, rispettando Firenze, la Fiorentina e i suoi tifosi.

Federico Chiesa Fiorentina – MALPENSA24