Ferno, Foti non si dimette e attacca Cerutti: «I tempi cambiano. Anche le logiche partitiche»

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FERNO – Dice di essersi limitata in in queste ultime settimane a leggere e a sorbire in silenzio non solo «pretestuose insinuazioni nei miei confronti» da parte di altri aspiranti sindaci, ma anche «teorizzazioni politiche poco precise» sul centrodestra di Ferno.
«Reputo che sia arrivato il momento di far sentire la mia voce»: rompe il silenzio il candidato di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e civici Sarah Foti, diramando oggi 26 aprile un lungo comunicato stampa con una prima parte dedicata «ad alcune doverose precisazioni nei confronti delle vacue polemiche sollevate dai miei compagni d’avventura», ovvero il gruppo del vicesindaco Mauro Cerutti che prova a conquistare per la terza volta la fascia tricolore. C’e poi una seconda parte dedicata ai punti nevralgici del programma elettorale del gruppo che rappresenta, «Con l’auspicio – conclude – che, da oggi, ci si possa finalmente dedicare solo ed esclusivamente a quello (al programma elettorale)».

Parola a Foti

Di seguito la nota integrale diramata dal candidato sindaco Sarah Foti

Sul centrodestra 

Credo che la vita sia fatta di scelte. Ebbene, è un dato di fatto che in questa tornata elettorale tre simboli di partito e due liste civiche abbiano deciso di convergere sul mio nome e non su quello di altri con la semplice volontà di cambiare interlocutori sul territorio, puntando dopo anni su un volto nuovo a cui si riconoscono preparazione ed esperienza e sostenendone il progetto politico. Tutto qua. Spiace che qualcuno ne sia infastidito e continui a ricamarci sopra, vivendo come esclusione quella che non è altro che una scelta rivolta verso persone diverse e diversi modi di intendere la politica. I tempi cambiano, le logiche politiche e partitiche cambiano. È un errore pensare che la politica debba sempre e per forza muoversi nella continuità. La politica deve anche essere dinamismo, novità, cambiamento perché altrimenti si rischia di restare fermi mentre il mondo volge verso nuove prospettive. In questo senso la frantumazione del centrodestra fernese è una mera presunzione poiché il gruppo non è mai stato così compatto e in sintonia come ora, negli intenti e nelle volontà.

L’importanza delle persone

Peraltro, soprattutto in un paese come il nostro, il problema non sta nello stabilire quale sia il vero centrosinistra o il vero centrodestra.  Queste sono questioni secondarie che rischiano di sviare l’attenzione da quelli che sono i temi decisivi di una campagna elettorale. Il vero punto è piuttosto valutare su quali persone fare effettivamente affidamento e nelle quali riporre la propria fiducia perché la cosa pubblica sia gestita con rigore, serietà e preparazione. In un’epoca complicata come quella in cui viviamo, resa più complessa anche dal coacervo di incombenze burocratico-normative che rischia di rallentare se non paralizzare i processi decisionali, amministratori non ci si può e non ci si deve improvvisare.

La mia idea di politica

Ho sempre inteso la politica come un servizio nei confronti della comunità, da svolgere con la massima dedizione e con reali competenze derivate non solo da esperienze fatte sul campo ma anche da un’adeguata formazione intellettuale e professionale, senza personalismi di sorta, protagonismi o ambizioni mal riposte. Competenze che, naturalmente, devono essere di supporto ad un progetto politico e per questo trarre spunto dall’ascolto e dal confronto con i cittadini, le associazioni e tutte le realtà che operano sul territorio.

Dimissioni dall’assessorato

Riguardo alla richiesta di mie dimissioni avanzata da alcuni, rispondo che sono uscite gratuite di chi, non conoscendo l’amministrazione o avendo poco-nulla da proporre, vuole buttare la politica in caciara senza un briciolo di senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dei cittadini. La verità è che nell’attuale Giunta siedono due candidati sindaci e nessuna normativa prevede che debbano per questo dare le dimissioni. Anzi, il dovere di un assessore – ancor più se come nel mio caso è un tecnico esterno vincolato principalmente alla fiducia del Sindaco – è di rimanere al proprio posto e di svolgere al meglio le proprie funzioni fino all’ultimo giorno del mandato. La discriminante sta, secondo me, nel mantenere la serenità necessaria ad amministrare con correttezza e serietà, senza cercare di trarre inopportuni vantaggi elettorali. 

Anticipazioni del programma del centrodestra in attesa di rendere pubblico il programma dettagliato

Spero che ora, chiariti questi aspetti, ci si possa tutti concentrare finalmente ed esclusivamente su programmi, proposte e idee per la nostra Ferno, discutendone anche in confronti pubblici con le altre liste e lasciando da parte futili polemiche, così come la mia lista ed io abbiamo fatto sin dall’inizio e continueremo a fare sino al giorno delle elezioni.

Il fondamentale punto di partenza del nostro programma saranno le tematiche sociali, un settore che ritengo meriti una più puntuale attenzione. La pandemia e l’attuale crisi politico-economica internazionale stanno inasprendo le situazioni di fragilità legate alla perdita dei posti di lavoro, delle abitazioni e alla diminuzione dei redditi, con gravi ripercussioni in particolare sulle fasce più deboli quali donne, anziani, giovani e diversabili, rispetto alle quali intendiamo mettere in campo interventi mirati per non disperdere le risorse pubbliche che nei prossimi anni rischiano di assottigliarsi. 

Altro impegno primario sarà quello incentrato sulla legalità; non solo sulla correttezza, onestà e trasparenza che garantiremo nell’attività amministrativa, ma anche sul potenziamento di alcune iniziative che il mio assessorato ha già proposto nelle scuole negli ultimi cinque anni, con l’obiettivo di ampliarne il coinvolgimento anche ad altre realtà. Altro aspetto non secondario legato a questa tematica è quello della sicurezza, con particolare attenzione alla prevenzione della microcriminalità e dei reati da vandalismo, incrementando la presenza della Polizia Locale sul territorio e la collaborazione con le forze dell’ordine e la Procura. 

Un ulteriore punto nevralgico è la programmazione, gestione e tutela del territorio il cui strumento principe è il PGT, che deve essere ridefinito alla luce delle attuali esigenze di sviluppo economico, urbanistico e di sostenibilità ambientale. Di recente sono circolate molte voci su progetti che riguardano particolari aree del paese (ex manifattura, biblioteca, piazza, polo logistico in zona industriale); progetti e interventi troppo importanti e impattanti sul territorio per essere trattati con superficialità e fretta, calati dall’alto senza l’opportuno confronto con i cittadini. Il paese deve svilupparsi insieme florido e vivibile (anche sotto il profilo estetico), esigenze talvolta in contrasto tra loro che meritano quindi di essere soppesate con il dovuto approfondimento. Ciò non significa chiudere aprioristicamente le porte a qualsivoglia iniziativa; significa piuttosto vagliare l’efficacia e la concretezza di ogni singolo progetto, senza sprecare tempo e risorse in proposte utopistiche e, nei fatti, poco o per nulla percorribili, ma anche senza svendere o deturpare il nostro prezioso territorio, proni al motto “piuttosto che niente è meglio piuttosto”,  una massima che soprattutto nei riguardi della cosa pubblica non sarà mai sufficientemente vituperata, anche perché spesso suona come semplice rassegnazione e giustificazione di fronte al fatto di non aver saputo agire nei tempi e nei modi dovuti. Un’amministrazione moderna e dinamica, aperta a progresso e sviluppo socio-economico, non può permettersi punti di vista miopi e di breve periodo, bensì deve concentrarsi su visioni certo concrete, ma ampie e rivolte al futuro. Sempre a proposito di urbanistica, è inutile sottolineare come anche il decoro urbano sarà curato e garantito. 

Molteplici sono, inoltre, le istanze provenienti dalla frazione di San Macario che stiamo prendendo in considerazione per valutarne la fattibilità, con l’intento, finalmente, di non limitarsi a esprimere vuote promesse elettorali bensì progettualità utili e realizzabili. 

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