L’ex sindaco di Ferno Filippo Gesualdi rinviato a giudizio: processo trasferito a Busto

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FERNO – Rinviato a giudizio l’ex sindaco di Ferno Filippo Gesualdi. La decisione del Gup del Tribunale di Milano è arrivata oggi, mercoledì 21 dicembre. Come già annunciato il Comune di Ferno si è costituito parte civile. E l’avvocato difensore dell’ex primo cittadino ha mantenuto fede al proprio impegno non opponendosi alla costituzione, unica parte a non sollevare eccezioni sul punto. Gesualdi, tramite l’avvocato Gianluca Franchi aveva infatti dichiarato di comprendere le ragioni dell’amministrazione fernese e che, anzi, avrebbe fatto lo stesso in qualità di sindaco.

Dibattimento trasferito a Busto

Degli 11 imputati in tre oggi hanno patteggiato, una sola parte ha chiesto l’ammissione al rito abbreviato (si tratta di posizioni minori che rispondono dell’accusa di falsa testimonianza), gli altri sette hanno invece scelto di affrontare il dibattimento. Il processo inizierà il prossimo 31 gennaio davanti al collegio del Tribunale di Busto. Il procedimento è stato trasferito nelle aule di giustizia del palazzo di via Galvani per competenza territoriale.

Le accuse

Gesualdi è accusato di presunto scambio elettorale politico-mafioso (416Ter). Secondo l’Antimafia di Milano, «Gesualdi, in qualità di candidato sindaco alle Amministrative nel Comune di Ferno, nel giugno 2017, accettava la promessa da Emanuele De Castro», condannato per mafia nel 2013 e nel 2020, oggi collaboratore di Giustizia, «effettuata per il tramite di Mario Curcio, suo uomo di fiducia, ed Enzo Misiano», di «procurargli voti in cambio della disponibilità a soddisfare esigenze o interessi dell’associazione mafiosa», condizione che, secondo la magistratura, «si è effettivamente verificata» in due occasioni.

Siamo sereni

«Nessuna sorpresa per la decisione odierna – spiega l’avvocato Franchi – Nessun timore nell’affrontare il dibattimento che è il luogo giuridico principe a stabilire la verità. E la verità è che il mio assistito rigetta ogni accusa: è del tutto estraneo ai fatti che gli vengono contestati. Con serenità, quindi, ci presenteremo in aula il prossimo 31 gennaio». A carico di Gesualdi ci sarebbero delle intercettazioni in cui l’ex consigliere di Ferno Enzo Misiano (arrestato nel luglio 2019 nell’ambito dell’inchiesta Krimisa e già condannato anche in appello a 8 anni e 4 mesi) chiederebbe al boss Emanuele De Castro, considerato uno dei vertici della locale di ‘ndrangheta Lonate-Legnano e oggi divenuto collaboratore di giustizia, un appoggio per l’elezione di Gesualdi a sindaco.

Gli elementi a difesa

De Castro, va detto, sul punto ha sempre affermato di non aver mai incontrato Gesualdi né di aver mai parlato con lui. In aula oggi l’avvocato Franchi ha anche sottolineato come «Da parte del mio assistito non vi fu mai alcun favore nei confronti di queste persone che, anzi, lamentavano proprio il fatto che l’allora sindaco Gesualdi si rifiutasse di riceverli meditando anche una spedizione punitiva per questo. Aggiungo – conclude il legale al termine dell’udienza – Che il mio assistito, a fronte di accuse gravi, non è mai stato commissariato: nessuna autorità, a cominciare da quella giudiziaria, è intervenuta per interromperne il mandato».

ferno processo gesualdi – MALPENSA24