Fioccano i problemi alle scuole di Cerro: «Paghiamo l’incapacità del ministero»

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CERRO MAGGIORE – Cattedre vuote, orari inevitabilmente ridotti, personale non docente che manca (proprio quando servirebbe come non mai) e famiglie sempre più spiazzate. E arrabbiate. È stato un inizio di anno scolastico tutto in salita a Cerro Maggiore. E ora il sindaco, Giuseppina Berra, sbotta: «Siamo vicini al dirigente, alle insegnanti, alle famiglie e soprattutto agli studenti che stanno subendo una situazione che mai ci saremmo immaginati. Oggettivamente intollerabile. Ogni giorno un problema. I nostri uffici – prosegue il sindaco – stanno lavorando in una situazione di massima incertezza e sempre più spesso ci troviamo ad agire nell’immediatezza, come se fossimo tornati nel pieno della crisi».

Berra: «Da marzo si sarebbe potuto fare ben di più»

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione, obbligata, del nuovo dirigente scolastico, Simone Finotti, di ridurre l’orario delle lezioni. Con l’effetto di sconvolgere l’organizzazione della giornata alle famiglie. «Una decisione – sottolinea Berra – a cui il dirigente è stato costretto e che è l’ultima di una serie di azioni eccezionali che la nostra popolazione scolastica ha dovuto subire. Mancano tutte le insegnanti di sostegno e decine di insegnanti di svariate materie, per non parlare del personale ausiliario che quest’anno dovrebbe anche sanificare gli ambienti. Non voglio dare giudizi su chi a Roma non ha saputo gestire questa situazione, ma è oggettivo che da marzo ad oggi si sarebbe dovuto fare molto altro».

«Calpestato il diritto allo studio»

Risultato: «Il nostro comune paga un prezzo altissimo per queste inefficienze ministeriali. Abbiamo già rinviato più volte l’inizio dei servizi programmati quali mensa e trasporto, con gravi costi che rimarranno a nostro carico, e stiamo ancora attendendo chiarimenti dai vari comitati scientifici su molte altre situazioni ad oggi sospese nella loro attivazione. Ovviamente tutto ciò vanifica il grande lavoro svolto dai nostri uffici comunali. Inoltre il dottor Finotti, eccellente dirigente che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare nei suoi primi atti, non può essere onnipresente (dirige anche altri istituti in zona, nda). La sua figura di reggente lo costringe ad un lavoro complesso e straordinario, che oltretutto nella situazione attuale è assai più gravoso del normale, anzi quasi da rendere proibitivo il suo agire nell’immediata straordinarietà dei fatti. La mia Amministrazione – conclude Berra – sarà al fianco del dottor Finotti, di tutti i suoi collaboratori e delle nostre famiglie per cercare di garantire degnamente ai nostri studenti quel “diritto allo studio” di cui tutti parlano, ma che nei fatti è ben lontano da essere garantito dalle odierne decisioni ministeriali».

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