All’alba dei 18 anni di attività, Fondazione Ticino Olona cerca visibilità sul territorio

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LEGNANO – Ben 9,2 milioni di euro elargiti in 18 anni agli enti del terzo settore, che senza di essa in molti casi chiuderebbero i battenti perché impossibilitati a garantire assistenza, organizzare eventi, tenere operative le proprie sedi. Eppure, pochi conoscono la Fondazione comunitaria Ticino Olona e ancora meno sanno indicare con esattezza che cosa fa e come lo fa. Per questo, all’inizio del mandato del nuovo cda appena eletto e che resterà in carica fino al 2027 (nella foto, da sinistra: il presidente Salvatore Forte e i consiglieri Vittorio Ateri, Giuseppe Scarpa e Massimo Lampugnani), uno degli obbiettivi è lavorare sulla visibilità. Per far conoscere la Fondazione non solo a enti e associazioni che da essa traggono la linfa vitale sotto forma di generosi contributi elargiti tramite appositi bandi, ma anche ai cittadini che ne sono beneficiari, spesso inconsapevoli.

Da domani alla Milano Civil Week

È il destino di un ente di secondo livello quale Fcto, che non si raffronta direttamente con i cittadini, ma fa «un lavoro oscuro», tanto prezioso quanto discreto, per un territorio che comprende 54 comuni dall’Alto al Sud-Ovest Milanese per quasi 500.000 abitanti. «La nostra – ha spiegato ieri, martedì 7 maggio, nella sede della Fondazione in via Gilardelli 21 a Legnano Salvatore Forte, rieletto presidente per la terza volta – è la più piccola fra le 16 fondazioni di comunità sostenute da Fondazione Cariplo, per questo non disponiamo di finanziamenti per fare pubblicità o organizzare direttamente eventi, ma dobbiamo reperire altre fonti rispetto a Fondazione Cariplo», che di Fcto come di tante altre fondazioni di comunità è una sorta di “casa madre” oltre che primo ente finanziatore. «Eppure, in proporzione, siamo quella che nel 2023 ha portato più enti alla Milano Civil Week», annuale evento clou del terzo settore che si aprirà domani, giovedì 9 maggio, e proseguirà fino a domenica 12 sotto il filo conduttore “La Costituzione siamo noi”; il programma completo è a questo link.

Forte: «Tante novità in un mondo cambiato»

Con un patrimonio di 3,3 milioni di euro, nell’anno della “maggiore età” Fcto punta ad arrivare a 5 «perché così Fondazione Cariplo ce ne darebbe 10 e potremmo aiutare ancora di più» spiega Forte, per il quale è giunto il momento di chiedersi com’è percepita la Fondazione dai cittadini, com’è vista dalla stessa comunità per cui lavora «per renderla più felice, non solo in salute, sotto il profilo economico e sociale, ma anche sotto quello culturale, con le mostre e i concerti, portando il bello alle persone che non frequentano musei e teatri».

Una delle parole chiave del cda appena insediato è innovazione, intesa non solo come fare cose nuove, ma anche fare in maniera nuova cose vecchie. «Negli 8 anni della mia presidenza è cambiato molto, a livello locale come nel mondo – riprende Forte – Siamo diventati anche intermediari tra privato e sociale, come nel progetto 300+1 con 40 enti di cui è capofila Albatros, per favorire la ricerca di occupazione, cui sarà dedicato un convegno. Non cambia la missione: affrontare piccoli problemi, che Fondazione Cariplo non può seguire, con un limite di importo a progetto di 30.000 euro di cui diamo al massimo la metà. Quest’anno, per la prima volta, oltre al bando per gli oratori (totale: 60.000 €) ne sarà sperimentato uno nuovo in cui finanzieremo 30.000 € più altri 30.000 di Fondazione Cariplo mirato a quegli oratori che intendono dare vita a iniziative speciali».

Uno Stradivari in fabbrica

Confermata la partecipazione al Festival itinerante Donne InCanto, come pure il tour sul territorio dei concerti di orchestra e coro con un rarissimo violino Stradivari, di cui cambierà radicalmente la sede: al posto delle piazze, le fabbriche, «fulcro anche di un indotto economico e sociale». Nel 2026 la Fondazione compirà 20 anni: «Festeggeremo con il terzo Festival della filantropia». 

Rimane quel cruccio: essere poco visibili e quindi conosciuti. Ma c’è già chi, come il neo consigliere Lampugnani, indica una possibile soluzione: la pubblicazione del bilancio sociale, con tutto ciò che Fcto rende possibile, caso per caso. Per far capire a tutti quanto conti veramente per il benessere di chi vive sul territorio.

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