VARESE – «Il virus cala e i dati dicono che la Lombardia è già in zona arancione. Ma i numeri vanno consolidati». E su riapertura e timori della terza ondata tra fine gennaio e febbraio? «Se rispettiamo le regole, che hanno dimostrato di funzionare, e indossiamo la mascherina non ci sarà né la terza né la quarta ondata». A fare il punto della situazione della corsa del virus a Varese e in Lombardia è il governatore Attilio Fontana, che questa mattina (lunedì 23 novembre), prima di raggiungere Milano, ha voluto visitare il punto tamponi della Fontanelle a Malnate.
Macchina che funziona
Il governatore arriva alle Fontanelle qualche minuto prima l’inizio dello screening di giornata. Fuori c’è un piccolo serpentone di auto in attesa dell’apertura e che nel giro di pochi minuti entra nel percorso obbligato per raggiungere le sette postazioni. Il sistema messo in campo dalla stretta collaborazione tra Ats Insubria, protezione civile della Provincia di Varese ed esercito funziona. A illustrare come “gira” la macchina dei test è il consigliere provinciale leghista Alberto Barcaro, il quale coglie anche l’occasione per parlare del futuro delle Fontanelle come cittadella dedicata alla sicurezza (il motivo del resto per il quale la struttura venne acquistata da Villa Recalcati ai tempi di Dario Galli ndr). Insieme a Fontana erano presenti il direttore generale di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez, il deputato e segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi e il referente regionale di Lombardia Ideale Giacomo Cosentino.
La situazione Covid: Lombardia arancione, quasi gialla
I numeri scendo lentamente ma in maniera costante, lo dice Fontana, il quale aggiunge: «La Lombardia ha già numeri da Zona Arancione, anzi c’è chi dice addirittura da Zona gialla. Ora dobbiamo attendere che questi dati vengano confermati».
Vaccini: consegnate 2 milioni di dosi
Fontana, oltre ad affrontare la questione dell’emergenza sanitaria, ha spiegato anche che «dei vaccini antinfluenzali sono già state consegnate 1 milione 800 mila dosi. Ora manca la terza tranche. Non è vero che non ce ne sono. Ci sono medici di base che ne hanno ricevuti anche in abbondanza».