Forza Italia a Lonate: «Più poteri alla Consulta per la Legalità»

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LONATE POZZOLO – Legalità, la parola più utilizzata della campagna elettorale della scorsa primavera che si è resa necessaria a Lonate Pozzolo dopo l’arresto dell’ex sindaco Danilo Rivolta (Forza Italia), diventa l’oggetto di una mozione. E’ il Centrodestra per Lonate, relegato in opposizione dopo anni di maggioranza proprio a causa dello scandalo che ha travolto la città, a presentare una richiesta ufficiale al sindaco Nadia Rosa per riformare la Consulta per la Legalità.

La Consulta per la Legalità

Istituita il 28 novembre del 2014 proprio durante il mandato Rivolta, la Consulta per la Legalità è composta da consiglieri comunali e rappresentanti delle forze dell’ordine. Considerato che «Lonate ha visto nel recente passato la presenza di gruppi legati alla ‘ndrangheta e che la piaga della criminalità organizzata è un pericolo sempre latente per la nostra comunità»,  ora l’opposizione chiede di dotare la Consulta di nuovi e più incisivi poteri, legati in particolare alla promozione della sicurezza, e di aprire la partecipazione anche a rappresentanti della società civile.

La criminalità organizzata a Lonate

«La legalità è un valore fondamentale in cui tutte le forze politiche devono riconoscersi, specie in un territorio come il nostro che è stato segnato dalla presenza della criminalità organizzata», spiega il gruppo consigliare d’opposizione, formato da quattro esponenti di Forza Italia (Ausilia Angelino, Mauro Andreoli, Claudia Fraccaro e Davide Regalia). «Su questo versante siamo tutti chiamati a non abbassare la guardia e a favorire la diffusione della cultura della legalità specie tra i più giovani. Unitamente all’apertura della Consulta ai non membri del consiglio comunale, chiediamo che essa tratti, in modo più incisivo, il tema della sicurezza. Questione sempre attuale per rendere la nostra comunità realmente vivibile».

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