Busto, trema la maggioranza: Forza Italia pone il caso Paola Reguzzoni

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BUSTO ARSIZIO – «Vogliamo una verifica di maggioranza. La posizione di Paola Reguzzoni su Accam è inaccettabile e incomprensibile. Vogliamo anche capire da che parte sta la consigliera del Carroccio e quante Leghe ci sono in provincia di Varese».

Forza Italia questa volta non incassa il colpo. Non subisce in silenzio e non fa buon viso ad alleato avverso. In altre parole alza la voce. E lo fa con Marcello Pedroni, forzista e responsabile degli Enti locali, il quale “dà mandato” al coordinatore cittadino Carmine Gorrasi di verificare se ci sono le condizioni per continuare ad andare avanti, ma soprattutto per chiedere un chiarimento a Paola Reguzzoni e capire, continua Pedroni «da che parte vuole stare. Visto che la consigliera è appena stata eletta in Provincia in una coalizione che ha sostenuto Emanuele Antonelli. E con la presa di posizione su Accam, oltre che contro il proprio sindaco, è andata in rotta anche con il proprio presidente della Provincia».

Il groviglio

Che Accam fosse diventata una matassa difficile da dipanare lo si era intuito. Come si era intuito che la Lega bustocca, con la sua posizione oltranzista si era infilata in cul de sac, dal quale, con grande difficoltà i vertici provinciali del Carroccio stavano cercando di tirar fuori per poi ricondurre la sezione nel solco degli accordi presi a livello sovra territoriale. Ovvero: su Accam si va avanti e si vota il rinvio di chiusura al 2027. Una partita a scacchi, fatta di dichiarazioni, che più che dire lasciavano intuire. Tanto che nemmeno il direttivo cittadino del Carroccio, che si è tenuto lunedì 5 novembre, è servito per far trovare la quadra giusta. Quella stabilita dalle segreterie provinciali di Forza Italia e della Lega.

E anche ieri sera, martedì 6 novembre, nella commissione decisiva, quella che avrebbe dovuto sciogliere dubbi e reticenze, e che ha visto quale unica rappresentante leghista presente Paola Reguzzoni (che è presidente di commissione) si è giocata sul filo del rasoio. Nel senso che la consigliera leghista non ha esplicitamente dichiarato che in consiglio la Lega voterà contro lo slittamento: Però ha messo sul tavolo domande di chiarimento e proposte differenti rispetto a quella in oggetto. E in ogni caso ha mantenuto la posizione che Accam dovrà chiudere. Se non nel 2021 certamente prima del 2027.

Insomma una posizione diversa da quella dell’alleanza “fiorita” ieri in sala Esagonale tra Forza Italia e Pd e in linea con quanto stabilito da tempo dai due principali partiti di centrodestra. Troppo.

«L’atteggiamento su Accam di Paola Reguzzoni è nettamente in contrasto con quanto concordato dalle segreterie provinciali e anche dal sindaco – continua Pedroni – Non è più accettabile. Credo che una verifica vada fatta. Ma soprattutto dobbiamo capire quante Leghe ci sono in provincia».

Ora, dire che questa mossa di Forza Italia possa aprire una crisi di giunta è presto per dirlo. Certo è che per la prima volta a dare la scossa e far tremare gli accordi di governo  a Busto sono gli azzurri. Come bisogna anche capire se nell’angolo c’è tutta la Lega oppure solo Paola Reguzzoni.

Di certo però nel Carroccio nessuno può sottovalutare anche un altro fatto inedito accaduto ieri in commissione su Accam, ovvero l’asse Forza Italia Pd.

 

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