Frutta e verdura a chilometro zero con gli orti urbani di Gallarate

orti urbani gallarate

GALLARATE – Il pollice verde contagia 62 gallaratesi. Sono state consegnate oggi 24 aprile in sala giunta le “chiavi” degli orti urbani dati in concessione ai cittadini che hanno risposto all’avviso pubblico del Comune di Gallarate.

Ancora 35 spazi da assegnare

«La risposta è stata sicuramente positiva, soprattutto da parte dei vecchi “gestori” degli appezzamenti. Restano ancora 35 spazi da assegnare», annuncia Alessandro Petrone, assessore al Territorio. «Invito perciò altri gallaratesi a farsi avanti». Per i lotti ancora disponibili, gli interessati possono contattare l’ufficio Verde pubblico allo 0331/754271. E’ anche possibile presentarsi di persona negli orari di apertura al pubblico (lunedì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30; martedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30; giovedì dalle 10.30 alle 13).

Il nuovo regolamento

L’esponente della giunta di centrodestra guidata dal sindaco Andrea Cassani, è stato il promotore del nuovo regolamento, studiato per migliorare la gestione degli orti. «Tramite la stipula di un vero e proprio contratto con il Comune, l’ortista si impegna a versare in anticipo il costo dell’affitto del terreno e quello dell’utilizzo dell’acqua. Un modo per richiamare il concessionario a una maggiore responsabilità, evitando come è accaduto in passato che i terreni vengano abbandonati. Il denaro incassato verrà reinvestito nella realizzazione dei servizi igienici, nella sistemazione della casetta degli attrezzi e nella costruzione di una nuova recinzione».

Gli orti di Madonna in Campagna

Le aree rese disponibili in via Madonna in Campagna sono in tutto 97, ognuna delle quali di circa 40 metri quadrati. Nell’assegnazione degli appezzamenti, sono stati privilegiati i nuclei famigliari con un reddito Isee fino a 6mila euro, le famiglie con almeno tre figli a carico, disoccupati e cassintegrati. La concessione ha una durata di tre anni. Il regolamento prevede anche l’istituzione di due comitati di gestione, presieduti da un ortista affiancato da un referente dell’amministrazione comunale. «In questo modo», conclude Petrone, «cercheremo di garantire ai residenti della zona la massima attenzione per quanto riguarda la pulizia delle aree».

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