Gallarate, 10 anni di botte alla moglie per comprarsi la coca. Condannato a 4 anni

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Il Tribunale di Busto Arsizio, primo in Italia ad applicare le norme della "giustizia riparativa"

GALLARATE – Quasi dieci anni di botte alla moglie. Poi l’arresto nell’agosto dell’anno scorso e oggi, lunedì 11 marzo, la condanna in primo grado a 4 anni e 2 mesi con rito abbreviato (sconto di un terzo della pena garantito) da parte del Gup del tribunale di Busto Arsizio Tiziana Landoni. Il giudice per l’udienza preliminare ha limato di qualche mese la richiesta del pubblico ministero Ciro Caramore che aveva chiesto, per il gallaratese di 46 anni, una condanna a 4 anni e otto mesi.

I soldi per la cocaina

La vicenda assomiglia ad un incubo per la ex moglie, di nazionalità brasiliana, dell’uomo e per i loro tre bambini. Il 46enne rispondeva di maltrattamenti e lesioni aggravate. Sposati da 15 anni, un lustro dopo il sì, il gallaratese, pregiudicato, aveva rivelato la propria violenta natura. Tossicodipendente picchiava la moglie, incurante dei bambini, per estorcerle il denaro con il quale pagarsi la cocaina. Ogni scusa era buona per aggredire la vittima: dal malumore, sino al rifiuto opposto dalla donna di fare sesso.

Dieci anni di botte

Un incubo che si è chiuso a metà agosto 2023 quando gli agenti del commissariato di Polizia di Stato sono intervenuti nell’abitazione della coppia: il 46enne aveva appena rotto un piede alla moglie. Non pago, credendo di essere particolarmente furbo, l’uomo aveva giocato d’anticipo correndo dai carabinieri per essere lui, il primo, denunciando la compagna per immaginarie angherie. L’arresto era scattato in flagranza di reato. E oggi è arrivata anche la condanna in primo grado.

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