Duemilalibri a Gallarate, più qualità e pubblico. Ma il futuro ora è tutto da scrivere 

Gallarate duemilalibri edizione 2023

GALLARATE – In attesa dei numeri ufficiali, le prime stime dell’edizione 2023 di Duemilabri parlano di 2500 persone tra il pubblico, senza contare i partecipanti della mostra mercato organizzata ieri mattina 16 ottobre nell’anfiteatro del Maga e dei tanti passeggeri in transito da Malpensa che si sono fermati giovedì per il reading realizzato in aeroporto. Niente male per un festival letterario che, per sua natura e per la ritrosia italiana alla lettura, negli anni precedenti si era accontentato di un’affluenza ben minore. Il merito va senza dubbio ricercato nella qualità della proposta e dei nomi in cartellone che per il secondo anno di fila hanno portato a Gallarate il meglio del giornalismo nazionale, proposte di attualità (come il confronto sulla guerra in Ucraina) e nomi pop del calibro di Paolo Bonolis dodici mesi fa e ieri, giorno di chiusura del festival, dell’ex 883 Mauro Repetto
La svolta impressa da Duemilalibri ha un nome preciso. Se il livello si è alzato il merito va senza dubbio alla scelta dell’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti di affidarsi al giornalista Luigi Mascheroni come curatore del festival. E’ lui che propone la selezione dei libri, ma è soprattutto lui che, grazie a una vasta rete di conoscenze tra Milano e Roma, è riuscito a portare in provincia una ventata di grande città. Eppure lo stesso Mascheroni è diventato nell’ultima settimana la pietra dello scandalo, invitato a più riprese da Forza Italia, partito di maggioranza, a dimettersi e farsi da parte dopo la scelta di portare Marco Travaglio con il suo libro su Silvio Berlusconi. Sollecitato a farsi da parte a più riprese – non da ultimo sabato sera subito al termine della presentazione – dal coordinatore forzista di Gallarate Nicola Mucci, il curatore di Duemilalibri è diventato capro espiatorio di un conflitto politico rimasto sottotraccia o comunque rinchiuso nelle quattro mura delle segreterie che, pubblicamente, hanno lasciato la patata bollente in mano a Mascheroni. Lui ha tenuto la barra dritta, non ha mai detto una parola fuori posto, ma è evidente che se è questa la considerazione di chi in città esprime addirittura il vicesindaco, l’anno prossimo ci penserà cento volte prima di accettare un incarico che la Lega gli rinnoverebbe a occhi chiusi. 
Il ripetuto invito a dimettersi di Mucci potrebbe persino diventare inutile perché Mascheroni non può certo rischiare di vedersi minare la propria immagine oltre quanto è già avvenuto nell’ultima settimana di polemiche che, si vocifera negli ambienti politici, abbiano varcato anche i confini comunali costringendolo a qualche telefonata e seccatura di troppo.
Se dunque decidesse di farsi parte Forza Italia avrebbe ottenuto il suo scopo, ma a dispetto di un festival da reinventare ex novo per l’ennesima volta. Duemilalibri è diventato tutt’altra cosa rispetto alle tante edizioni sottotono dell’ultimo decennio. Tornare indietro ora non si può. 

Gallarate duemilalibri edizione 2023 – MALPENSA24