I Gd di Gallarate dopo Report: «Inorriditi. Vogliamo una classe politica onesta»

Gallarate gd report

GALLARATE – Gallarate come centro nevralgico del sistema corruttivo, con l’ “ambulatorio” – il bar di via Ferrario – scelto dall’ex plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese, Nino Caianiello, come il proprio ufficio personale per mischiare affari, politica, spartizione del potere e atti illeciti. «I fatti criminali orchestrati e messi in atto con il consenso e il contributo di una parte della classe politica della nostra Provincia e della Lombardia, come emerso da tempo dall’inchiesta giudiziaria Mensa dei Poveri e magistralmente narrato da Report alla Nazione lunedì sera, ci hanno inorriditi», dicono ora i Giovani Democratici del Gallaratese. Che dopo la messa in onda del servizio su Rai Tre lanciano un appello per la legalità e per una classe politica onesta al servizio della collettività.

Sputtanamento generale

Nella nostra città?

I Gd hanno guardato la ricostruzione dei fatti di Rai 3 ed è stato come schiantarsi contro un muro, di nuovo. E si sono chiesti: «Tutto questo nella nostra città? In quel bar dove alcune volte siamo andati a prendere un caffè con gli amici? In quei paesi vicini che abbiamo percorso in auto o in treno per andare a Malpensa, in aeroporto; tutto questo nella nostra regione?» La risposta è sì. «Una rete mafiosa fitta, sottobanco, oscura, di persone che avrebbero preso in giro i cittadini che avevano dato loro fiducia», prosegue la note diramata dal vicesegretario dei Gd del Gallaratese Simone Pavesi. «Vedere con i nostri occhi, di giovani cittadini appassionati di politica, che certa politica si prende gioco di noi, per i propri scopi personali e ai nostri danni, è stato oltraggioso».

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L'”ambulatorio” di Nino Caianiello

 

Non possiamo stare a guardare

I Gd ricordano che anche l’amministrazione di Gallarate – a partire dall’arresto dell’ex assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone – ha subito defezioni proprio per via dei fatti al vaglio dei giudici. «Sarà la magistratura, naturalmente, a valutare le eventuali responsabilità penali di ciascuno, ma in termini politici non possiamo accettare questa situazione», alzano la voce i giovani di centrosinistra. «Non possiamo stare fermi a guardare. Per questo ci rivolgiamo ai rappresentanti della politica locale che credono ancora che la legalità e la giustizia siano valori imprescindibili, a maggior ragione per chi domanda ai cittadini il mandato per rappresentarli e chiediamo loro di non deluderci, di preservare e promuovere questi valori in ogni azione del proprio operato, a servizio della collettività. Ci rivolgiamo, però, anche ai giovani gallaratesi come noi: ricerchiamo sempre risposte di legalità e giustizia ai nostri bisogni Chiediamoci se si può definire politica quella fatta da chi paga per ottenere in cambio un favore che mai coincide con l’interesse pubblico. E non scappiamo di fronte a questo quesito. Riflettiamo, informiamoci e scegliamo chi si oppone e combatte questo modo di concepire la politica. Scegliamo rappresentanti degni dell’incarico che affidiamo loro. La nostra scelta conta».

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