Da Gallarate la nuova linea autobus della “Città Malpensa”. Il progetto del Tpl 

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MALPENSA – Grazie al nuovo collegamento ferroviario in fase di realizzazione, tra due anni sarà possibile raggiungere l’aeroporto dal centro di Gallarate in 4 minuti di treno. Ma un passeggero che soggiorna in un albergo a Cardano al Campo, Somma Lombardo, Vizzola Ticino o in qualsiasi altra struttura alberghiera sorta attorno allo scalo, continuerà a dormire in una landa desolata, lontana dal mondo interconnesso per la mancanza di un servizio di trasporto pubblico adeguato. Per questo motivo i vertici del Tpl (l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco e Varese) stanno studiando una nuova linea autobus che partendo dalla stazione di Gallarate raggiungerà i due Terminal attraversando i principali punti di interesse e le strutture ricettive dei Comuni dell’intorno aeroportuale. Sarà la linea della “Città Malpensa”. 

Il progetto 

Il progetto è in fase di studio e verrà presentato in Regione nelle prossime settimane. Sul tema Evelin Calderara, consigliere della Provincia di Varese delegata al trasporto pubblico locale, il vicepresidente del Tpl Ambrogio Mazzucchelli e il direttore Daniele Colombo hanno avuto un primo confronto con l’assessore regionale Claudia Terzi a margine dell’avvio del cantiere del collegamento ferroviario Malpensa-Gallarate

Le infrastrutture mancanti 

«Manca un servizio pubblico sul territorio», è il punto di partenza del nuovo progetto. «Ma mancano anche interventi strutturali», a partire da pensiline, marciapiedi, aree di sosta. Per questo motivo verranno coinvolte le amministrazioni comunali. Saranno loro infatti a doversi far carico di questa parte di investimenti. Tra le più attive quella di Cardano al Campo che, attraverso l’assessore Franco Colombo, ha già effettuato una serie di sopralluoghi per capire quale potrebbe essere il migliore tragitto. Insomma, c’è ancora molto da fare, ma qualcuno doveva muovere il primo passo e il Tpl lo ha fatto per rompere la catena dell’immobilismo e dello scarico di responsabilità. «Il Tpl – spiegano i vertici – ha il compito di programmare servizi che poi appalta ad aziende titolari di licenze. Ma se non c’è programmazione nessuna azienda farà mai questo servizio. E la programmazione c’è nella misura in cui le infrastrutture sono pronte a ricevere i mezzi. Nessun aereo, infatti, potrebbe atterrare senza un aeroporto, nessun treno arriverebbe senza una stazione ferroviaria». Allo stesso modo per gli autobus non è sufficiente avere una rete stradale adeguata

Obiettivo Olimpiadi 

Il progetto è agli albori, ma il processo è partito. «Proviamo a costruire una nuova rete di trasporto pubblico in un’area fortemente urbanizzata che oggi è priva di una interconnessione capillare», concludono Calderara, Mazzucchelli e Colombo. «Facciamo questo studio, lo presentiamo ai Comuni interessati e poi lo manderemo in Regione per valutarne la fattibilità. Sappiamo che in Lombardia c’è una giunta in scadenza di mandato, ma noi cominciamo ad andare avanti perché le Olimpiadi arriveranno indipendentemente dalla prossima amministrazione. Di certo non si può più andare avanti così: dobbiamo provare a togliere più auto private possibili dalle nostre strade». 

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