Gallarate, restaurata la Madonna dell’ospedale decapitata dai vandali

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GALLARATE – A seguito degli atti vandalici subiti nella notte del 15 aprile scorso, la Madonnina dell’ospedale di Gallarate è stata sottoposta ad un accurato intervento di restauro, eseguito a tempo di record. E ritrova la sua collocazione originaria. Domani mattina, 8 giugno, a mezzogiorno si terrà una breve cerimonia con la benedizione. 

Gli atti vandalici 

Inutile sottolineare che gli atti vandalici accaduti in aprile hanno scosso non solo i dipendenti ospedalieri, ma anche pazienti e visitatori del nosocomio. 
Ecco quindi che il Cappellano del Sant’Antonio Abate, don Andrea, si è subito attivato per riportare la Madonnina allo splendore iniziale, affidando l’opera di restauro al professor Angelo De Natale, pittore, scultore e docente (per oltre 40 anni) di storia dell’arte, che se ne è occupato a titolo completamente gratuito.
Ha raccontato che, nel vederla così gravemente danneggiata, anziché farsi prendere dallo sconforto ha subito ritenuto fosse suo “dovere” riportarla allo stato originario. Per fare ciò,  ha impiegato oltre un mese di lavoro continuo e assiduo, e gli interventi necessari hanno coinvolto il riposizionamento della testa, là dove era stata troncata di netto.
A ciò ha fatto seguito il restauro, difficile e minuzioso, delle mani che si erano quasi disintegrate (le uniche parti ancora parzialmente intatte riguardavano i polsi): per sistemarle, De Natale ha dovuto ricostruire del tutto le dita di marmo, le ha levigate e ricollocate sulla Madonnina.
“Avendo appreso, nel corso dei miei studi, le tecniche necessarie di restauro, scultura, mosaico, affreschi, ho potuto anche in questa occasione usare le mie conoscenze per ridare splendore ad una statua marmorea che, per i cittadini gallaratesi ma non solo, è sicuramente un punto di riferimento”, spiega l’artista cassanese. “Che siano credenti, non credenti, semplici passanti, medici o infermieri, tutti volgono lo sguardo verso la Madonnina del Sant’Antonio Abate. E’ un simbolo di forza e coraggio, devozione e sostegno. Ecco perché sono orgoglioso di aver contribuito con la mia arte a ripristinare lo status quo”.
Il direttore medico dell’ospedale di Gallarate, Roberto Gelmi, e tutta la Direzione strategica dell’Asst Valle Olona ringraziano De Natale per la dedizione e l’impegno alla cura del restauro.

La storia della statua 

La statua, inizialmente posta nel cortile alle spalle della Farmacia, nell’area adiacente alle cucine, fu successivamente spostata in un luogo maggiormente consono e decoroso (nel 2003), a seguito dei suggerimenti di un dipendente dell’ufficio tecnico, Silvano Muzzeddu, che si impegnò per realizzare – gratuitamente e dopo il pensionamento – la grotta in cui venne collocata, su commissione dell’allora direttore generale Giovanni Rania.
La grotta, che si trova all’interno dell’area verde che fronteggia il Padiglione di Medicina, fu impreziosita con affreschi dedicati al Giorno e alla Notte realizzati gratuitamente dalla figlia di Muzzeddu, iscritta all’accademia di Brera; fu realizzato un percorso pedonale per consentire ai malati e ai loro familiari di accedere agevolmente alla Madonnina.

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