Dopo il crollo allo Sfizio, la rinascita. “Ora nuovo stop: dal Governo solo ostacoli”

gallarate albizzate da ciro

GALLARATE – Resistere! Resistere! Resistere! Ma sino a quando? «Fino a quando potremo, il nostro sorriso qui non mancherà mai». Ciro Marino (nella foto di repertorio con la moglie), titolare del ristorante Da Ciro di via Da Giussano a Gallarate, rappresenta una delle categorie, quella dei ristoratori, maggiormente colpite dai provvedimenti anti Covid-19. Il suo “Calvario”, se possibile, è stato addirittura più duro di quello dei colleghi.

La rinascita dopo il crollo

Marino gestiva il ristorante-pizzeria Lo Sfizio di Albizzate. La cronaca della tragedia è nota, purtroppo: il 24 giugno scorso oltre 60 metri del cornicione dello stabile dove il ristorante aveva sede insieme ad altre attività si è staccato uccidendo nel crollo una giovane madre e i suoi due bambini. Per quella tragedia ci sono due indagati: il proprietario dell’immobile e il progettista che ne curò la ristrutturazione. A giorni i consulenti tecnici nominati dalla procura e dai difensori degli indagati dovrebbero depositare le conclusioni peritali.

Ci impediscono di lavorare

Nel frattempo Marino ha aperto una nuova attività a Gallarate. E’ lui stesso a fare il punto: «Prima ci hanno chiuso due mesi durante il lockdown – spiega – Abbiamo riaperto e si è consumata la tragedia». Con fatica il ristoratore e la moglie hanno riavviato una nuova attività: «Abbiamo aperto a Ferragosto – spiega – Stavamo ripartendo e ci hanno detto di chiudere alle 23. Ci siamo organizzati spostando orari, turni, ci siamo fatti trovare pronti. E ci hanno detto che dobbiamo chiudere alle 18. Nel frattempo, per poter aprire, abbiamo investito tempo e denaro nel mettere il locale a norma con tutte le prescrizioni anti contagio. Noi oggi viviamo in uno Stato che ci impedisce di lavorare. Per ripartire abbiamo investito tutto quello che avevamo. Chi lavora, chi ha voglia di fare impresa si aspetta un Governo che lo sostenga, non che cerchi di affossarlo con dei provvedimenti francamente incomprensibili».

Asporto, delivery e pizza a mezzogiorno

Dopo l’ultimo Dpcm Ciro nell’arco di pochi mesi, anzi di poche ore, si è trovato ancora una volta a doversi riorganizzare. Per sopravvivere. «Abbiamo spostato la pizzeria a mezzogiorno – spiega – Prima era soltanto a cena adesso anche a pranzo, oltre a menù fisso e alla carta i nostri clienti potranno ordinare anche dalla pizzeria. La cucina non avrà orari: chi vuole mangiare alle 3 o alle 4 del pomeriggio da noi troverà tutto pronto. Infine, sino alle 23 funzionerà l’asporto e il delivery andrà a coprire tutta la vecchia zona, quindi anche Albizzate, Sumirago, Solbiate Arno, oltre a quella nuova tra Gallarate e comuni limitrofi».

Grazie ai tanti che ci sostengono

Al Governo «A questo punto chiediamo che, quanto meno, la smetta di danneggiarci – spiega il ristoratore – Visto che di aiuti non ne abbiamo avuti. Stiamo ancora aspettando la cassaintegrazione della scorsa primavera. Stanno mettendo in ginocchio interi settori produttivi per che cosa? A questo punto io ho anche smesso di tentare di capire: voglio soltanto lavorare. Resistere! Resistere! Resistere! Abbiamo attraversato un anno inimmaginabile. Lotteremo perché qui il nostro sorriso sia sempre presente. E ringraziamo i tantissimi amici che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza nei momenti più duri. In tantissimi hanno scelto noi per la cucina, certo, ma anche “per la causa”, come ci hanno detto in tanti. Questo volerci sostenere nella ripartenza dopo tutto quello che era successo non ha prezzo e noi li ringraziamo con tutto il cuore».

“Da Ciro”, dopo il crollo di Albizzate il futuro è a Gallarate. Apre a Ferragosto

gallarate sfizio crollo rinascita – MALPENSA24