Nuovo sottopasso di via Bolivia, il sindaco di Gallarate incontra i residenti

Gallarate sottopasso via Bolivia

GALLARATE – Si è tenuto ieri sera, 7 febbraio, un incontro tra il sindaco di Gallarate Andrea Cassani e una rappresentanza di cittadini del rione di Crenna che, prima del 2025, vedranno fuori dalle loro finestre il nuovo sottopasso ferroviario che andrà a eliminare l’ultimo passaggio a livello presente in città. Tra i residenti c’è preoccupazione, in particolare per le ripercussioni sul traffico, e per questo hanno chiesto un confronto con l’amministrazione comunale. 

Una soluzione va trovata 

«Non voglio nascondermi dietro a un dito: qualche disagio sicuramente ci sarà, ma ritengo che sia un’opera importante per la città e che una soluzione debba essere trovata», ha detto il sindaco a margine dell’incontro dedicato al collegamento stradale che unirà via Bolivia a via Valle Nuova. Durante il confronto il primo cittadino ha promesso che i residenti verranno coinvolti in ogni passo decisionale: «Il progetto visionato in Commissione a novembre è soltanto il preliminare. Tra qualche mese Ferrovie ci consegnerà il definitivo e li chiameremo per valutarlo insieme. Abbiamo comunque ribadito la nostra posizione: il passaggio a livello va chiuso  e via Galvani è pericolosa. Una soluzione dunque va trovata, così com’è non si può andare avanti». 

Alternative difficili 

I residenti hanno chiesto di rivalutare come alternativa l’allargamento del ponte di via Micca, già scartato dal Comune in quanto ritenuto infattibile. «Sarebbe molto meno oneroso, ma purtroppo la strada è troppo stretta», ribadisce il sindaco. Che, pur volendo mantenere aperto il dialogo con i residenti, ricorda: «Avremmo potuto semplicemente chiudere il passaggio a livello e incassare 700mila euro da Rfi. Invece siamo riusciti a chiedere alle Ferrovie uno sforzo superiore (905mila euro, ndr) che si andrà ad aggiungere al contributo comunale di 550mila euro e a 1,95 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia». Soltanto dalle cifre in gioco si capisce che è «un progetto importante. Ed eccezion fatta per le case di prossimità, per gli altri cittadini della zona i disagi non ci saranno o saranno poco percettibili». 

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