Gallarate, passa in aula l’aumento degli stipendi e dei Boc. Il caro-bollette 

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GALLARATE – Supera senza sorprese la prova dell’aula la prima variazione al bilancio 2022, presentata ieri 11 aprile in consiglio comunale dall’assessore al Bilancio Corrado Canziani (Lega). Due i passaggi chiave: l’aumento delle indennità per sindaco e assessori per un totale di 120mila euro lordi, come previsto dall’ultima Finanziaria, e l’emissione dei Boc che aumenta da 2,5 a 3 milioni di euro come forma di indebitamento per finanziare gli investimenti. A fronte dell’esplosione del costo dell’energia – che per il Comune peserà circa 800mila euro – l’amministrazione comunale ha deciso infatti di spostare tutti gli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente. 

Il dibattito

Ad aprire il giro di interventi è stato Massimo Gnocchi (Ocg) che ha criticato i Boc («ancora non ci avete detto per quale investimento verranno utilizzati») e ha ricordato che il legislatore ha lasciato la possibilità di aumentare gli stipendi della giunta o per intero da subito oppure gradualmente fino raggiungere il totale nel 2024. Lui avrebbe preferito la seconda opzione: «Avete compiuto una scelta legittima, ma inopportuna in questo momento». 
Sulla stessa linea Cesare Coppe (CèV), pur ribadendo di essere favorevole all’aumento degli emolumenti del sindaco («prima erano sproporzionati rispetto alle responsabilità»). Ha stigmatizzato inoltre l’utilizzo dei Buoni ordinari comunali («Più che Boc saranno un bòc, ovvero un buco») e la scelta di destinare gli oneri di urbanizzazione alla spesa corrente («è un segno di debolezza di bilancio»). 
Il Pd, che nelle scorse settimane si era dichiarato favorevole all’aumento delle indennità dell’esecutivo per voce del suo capogruppo Giovanni Pignataro, ieri ha comunque voluto punzecchiare la maggioranza. «Non siamo populisti, ma sull’opportunità tattica ho qualche perplessità», ha dichiarato Carmelo Lauricella. «Diciamo che per una volta non mi sarebbe dispiaciuto vedere un’amministrazione non così pronta ad adeguarsi a una norma di legge». 

Maggioranza compatta 

Sottolineature che non sono sfuggite a Marco Colombo (Fratelli d’Italia). E’ toccato a lui esprimere in dichiarazione di voto il pensiero di tutta la maggioranza che con convinzione ha appoggiato la variazione di bilancio. «Spesso ci troviamo qui a ratificare decisioni imposte dall’alto. Non è giusto che stavolta lascino a noi far fare la figura di chi si alza la mattina e si vuole alzare lo stipendio. Perché non è cosi». 

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