Giovani diventano agenti. Notte di prevenzione e sicurezza a Malpensa

MALPENSA – Il progetto “On the road” arriva in provincia di Varese. Il Comune e il comando della polizia locale di Ferno, domenica sera, con una speciale notte di prevenzione e controlli fuori e dentro l’aeroporto di Malpensa, hanno fatto da apripista all’iniziativa di educazione alla strada e alla legalità promossa dall’associazione “Ragazzi on the road”.

La prima notte

Cinque i giovani protagonisti della prima speciale “Notte on the road” varesina organizzata su impulso della prefettura di Varese. La serata, dopo un briefing iniziale a Ferno, si è aperta al Terminal 1. I giovani hanno affiancato gli agenti della polizia locale in controlli riguardanti gli aspetti viabilistici, esibizione di documenti, verbalizzazioni con l’ausilio anche di Ultimo, cane dell’unità cinofila K9.
Presente, con i ragazzi coinvolti nei panni degli agenti di polizia locale, anche Fabio De Fanti, vicario del prefetto Salvatore Pasquariello che non ha voluto far mancare la sua attenzione all’appuntamento “On the road” dopo il summit con le istituzioni, convocato nelle scorse settimane in prefettura, portando all’attenzione tale progetto quale strumento concreto per contrastare l’incidentalità stradale e i fenomeni di disagio giovanile.

Accorciare le distanze

Un appello subito colto e fatto proprio dal Comune di Ferno, attraverso l’assessore ai Servizi Sociali Emanuela Bertoni («un privilegio per il nostro Comune poter aderire e ospitare un progetto di tale portata») e al comandante della polizia locale Nicolò Rachele («prima c’era molta diffidenza, ora ci guardano con occhi diversi») che ha guidato lo speciale servizio. Schierati in strada e all’interno dell’aerostazione di Malpensa, con loro, il sindaco Sarah Foti («crescono in un attimo con questa esperienza, l’evoluzione è sorprendente», ha detto insieme ai ringraziamenti) e alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale. Un modo per accorciare le distanze tra autorità ed istituzioni con i cinque ragazzi dai 15 ai 18 anni (quattro di Ferno e un giovane del Varesotto) che in modo volontario hanno accettato la sfida di capire ed essere educati attraverso la realtà di chi opera per la sicurezza.

A fianco delle istituzioni

«Mettendosi nei loro panni per una notte, questi giovani hanno superato lo scetticismo iniziale ed alcuni pregiudizi che loro stessi, come hanno dichiarato, avevano dell’autorità e della polizia locale. La contaminazione e il fare esperienza delle regole, vivendo la realtà a fianco delle istituzioni, vale più di qualsiasi altro insegnamento», ha commentato al termine dei controlli il giornalista Alessandro Invernici, fondatore del progetto e vicepresidente dell’associazione presieduta da Egidio Provenzi.

Il progetto

Il progetto, nato 15 anni fa in bergamasca, ha come obiettivo educare in materia di sicurezza stradale ed alla legalità coinvolgendo in prima persona ed attivamente i più giovani. Impegno che dal 2007 ha visto il coinvolgimento di oltre 900 ragazzi dai 16 ai 20 anni in 80 Comuni e comandi di polizia locale della Lombardia nelle province di Bergamo, Brescia, Milano, Sondrio e ora anche di Varese dove il progetto tornerà presto, agli inizi di marzo, con una specifica iniziativa coordinata dalla prefettura. Una risposta concreta anche all’appello, accorato, rivolto ai giovani, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio sul tema della prevenzione e della lotta agli incidenti stradali nel suo discorso di fine anno e che, ancora una volta, si ritiene utile riportare:

Parlando dei giovani vorrei rivolgermi direttamente a loro: siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti. Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza. Non cancellate il vostro futuro. Care concittadine e cari concittadini, guardiamo al domani con uno sguardo nuovo. Guardiamo al domani con gli occhi dei giovani. Guardiamo i loro volti, raccogliamo le loro speranze. Facciamole nostre. Facciamo sì che il futuro delle giovani generazioni non sia soltanto quel che resta del presente ma sia il frutto di un esercizio di coscienza da parte nostra. Sfuggendo la pretesa di scegliere per loro, di condizionarne il percorso. La Repubblica vive della partecipazione di tutti. È questo il senso della libertà garantita dalla nostra democrazia. È anzitutto questa la ragione per cui abbiamo fiducia.

L’esperienza che prosegue

L’esperienza educativa dei giovani varesini proseguirà dunque anche nel corso delle giornate del 3, 4 e 5 marzo quando, insieme ad altri ragazzi residenti nei Comuni della provincia di Varese, oltre alle attività di prevenzione e sicurezza al fianco degli agenti di polizia locale, essi potranno vivere esperienze “nei panni” di altre Istituzioni con il coordinamento istituzionale della Prefettura di Varese ed il coordinamento operativo dell’associazione “Ragazzi on the road”.

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