La mitica Gorlese torna per una sera per la “partita della vita” e per Fabio Porta. Con Bussetti

GORLA MAGGIORE – Le “vecchie glorie” della Gorlese in campo per la ricerca, nel ricordo di Fabio Porta. La “Partita della vita” al Palagorla è un successo, tra passato, presente e futuro, tra amarcord e solidarietà.

C’era anche l’ex ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti venerdì sera al palazzetto di via Volta per la “partita della vita” tra le Vecchie Glorie della Cestistica Gorlese e i Draghi Gorlazy, il club che milita attualmente nel campionato provinciale di Promozione e che venerdì prossimo esordirà nel torneo contro il Basket Bosto. Con Bussetti, che negli anni ’80 è stato prima giocatore, nel ruolo di ala, e poi anche allenatore della Gorlese Basket, non hanno voluto mancare all’appuntamento una trentina di ex che hanno fatto sognare Gorla Maggiore negli anni ’70, ’80 e ’90, quando il team biancoazzurro arrivò ad essere la seconda squadra in provincia di Varese dopo la Pallacanestro Varese, partendo dalla serie D e arrivando fino in serie B1, nella stagione ’90/’91. Tra cui la bandiera Mauro Buzzi Reschini, il “tiratore mancino” che faceva esplodere il calorosissimo pubblico gorlese.

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Con lo sguardo all’insù, oltre il canestro

L’occasione per una serata revival era speciale. Ricordare Fabio Porta, indimenticato playmaker e bandiera della Gorlese, che nell’agosto del 2010 se ne è andato a soli 33 anni, stroncato da un mieloma. È nel nome di Fabio che è scattata la mobilitazione per riportare insieme per una sera i protagonisti di quella mitica esperienza del basket gorlese: «L’obiettivo di questa iniziativa era duplice, ricordare un amico e un grande giocatore di pallacanestro, e raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie del sangue – racconta il sindaco Pietro Zappamiglio, anch’egli ex Gorlese, coetaneo e compagno di squadra di Fabio Porta nelle giovanili – tutto è nato dall’incontro con il dottor Roberto Cairoli, direttore del reparto di ematologia dell’ospedale Niguarda, e con la Fondazione Malattie del Sangue, che sostiene la ricerca su queste malattie». Il dottor Cairoli era presente al Palagorla insieme al segretario generale della Fondazione, Marco Brusati. E le maglie con cui le “vecchie glorie” sono scese in campo erano bianche, in ricordo di Fabio Porta, e rosse, il colore della Fondazione, a cui andrà il ricavato delle donazioni raccolte durante la serata (più di 1800 euro). «È stata una bella festa, molto partecipata, resa possibile dall’impegno di tanti volontari, che hanno anche recuperato ed esposto le magliette e gli striscioni storici degli anni d’oro – plaude il sindaco Zappamiglio, che nonostante la passione per la palla a spicchi ha mantenuto i panni istituzionali – un bellissimo momento, caratterizzato da tanta partecipazione e tanta generosità».

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