Guerra bianca per l’Artico: è la nuova frontiera. Ne parla Mian al Rotary Varese

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L'immagine di copertina del saggio di Marzio Mian sull'Artico e nel riquadro una foto dell'autore

LUVINATEDella questione artica si parla ancora poco ma il tema è in ascesa non più solo fra gli strateghi delle superpotenze. Giovedì 15 febbraio sarà Marzio Mian ad affrontare l’argomento in un incontro promosso dal Rotary Club Varese con inizio alle 20.30 presso il Golf Club Varese a Luvinate (qui le informazioni sull’evento).

La guerra bianca

Mian presenterà il suo saggio Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale che analizza il ruolo sempre più strategico della regione polare. Con i cambiamenti climatici i ghiacci si ritirano anche al Polo e si aprono così nuove rotte marittime: i cosiddetti passaggi a nord-est e a nord-ovest. Da lì passeranno anche i mercantili cargo diretti dalla Cina all’Europa/ America che accorgeranno le distanze. Le perdite stimate da Suez sono un terzo degli attuali transiti diretti nel Mediterraneo. Un danno anche per l’economia italiana. E questa è solo una delle conseguenze, quella sul piano dei commerci globali. L’altra questione è di geopolitica strategica. Le grandi superpotenze infatti scaldano i muscoli per la conquista delle materie prime sotto i ghiacci: le dichiarazioni non sono delle più rassicuranti con la Russia che oltre al Circolo polare artico ha concentrato il suo maggiore asset di armamenti nucleari.

Il relatore

Marzio G. Mian è un corrispondente e autore pluripremiato. Per sette anni è stato vicedirettore del settimanale del Corriere della Sera. Mian collabora con Corriere della Sera, Reportagen, Revue XXI, Gq Italia, L’Espresso, Rai, Sky Italia e Rsi Swiss Public Radio per temi culturali, sociali e geopolitici. Ha prodotto reportage stampati, video e audio da 56 paesi, tra cui il crollo del comunismo, le guerre balcaniche, l’allargamento dell’Europa e quattro campagne presidenziali americane. Ha co-fondato The Arctic Times Project, un’associazione giornalistica multimediale internazionale senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti e in Europa. Si concentra sulle conseguenze del cambiamento climatico nella regione artica. Ha inoltre fondato The River Journal, un progetto multimediale collettivo che affronta problemi attuali attraverso l’esplorazione dei più grandi fiumi del mondo.

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