Busto, Pedotti (Pd) ad Antonelli: «Critica Varese ma non prende le distanze dall’ultra-destra»

busto lampioni pedotti
Paolo Pedotti, segretario bustocco del Partito democratico

BUSTO ARSIZIO – «Lo striscione? Non mi intimidisce. E Antonelli critica Varese ma non prende le distanze dall’ultra-destra». Ora a parlare è Paolo Pedotti, segretario del Pd di Busto finito nel mirino del lenzuolo appeso sulla passerella dei Cinque Ponti da una mano ignota, ma chiaramente destrorsa, alla vigilia del Giorno del Ricordo. «Accuse assurde di negazionismo, che chi mi conosce, sa non appartenermi» rivendica Pedotti.

Il post di Pedotti

Ci sono situazioni in cui la dialettica politica diventa occasione di offesa personale.
L’ho vissuto in prima persona qualche giorno fa quando anonimi hanno appeso uno striscione da una passerella pedonale con il classico leit motiv della destra-destra che si rivolge alla sinistra Antifascista “e le foibe? E i gulag?”.
Accuse assurde di negazionismo, che chi mi conosce, sa non appartenermi dato che ho partecipato a diverse commemorazioni della Giornata del Ricordo fin dai tempi del liceo.
Ma l’intento era più che altro quello di intimidire chi ha denunciato diverse volte interventi inopportuni di esponenti storici della destra-destra cittadina, dalla foto della montagna di Hitler, pubblicata da un dirigente di una municipalizzata di Busto nel giorno dell’attacco terroristico di Hamas in Israele, alla foto “ricordo” di un ex consigliere comunale con il saluto romano nel Giorno della Memoria.
Interventi che danno fastidio, a chi rivendica la libertà di negare le libertà altrui e a chi non riconosce appieno le responsabilità storiche del regime fascista di Mussolini.

Ringrazio di cuore invece chi in queste ore ha voluto esprimere la sua solidarietà.

Ho fatto altrettanto partecipando con altri iscritti e la segreteria provinciale al presidio antifascista indetto del Comune di Varese, in seguito all’episodio della festa di matrimonio con saluti romani celebrata da esponenti dell’estrema destra proprio a Palazzo estense, sede del comune.

Di fronte a questi fatti non si può negare, stare in silenzio o peggio ancora giustificare.
Mi dissocio quindi dalle parole del sindaco di Busto Antonelli che anziché prendere le distanze dall’ultra-destra ha colto l’occasione per criticare il comune di Varese (e il presidio antifascista). Nel caso un domani succeda anche a Busto, lo aspetto in piazza.

busto arsizio Pedotti Antonelli – MALPENSA24