Giorno del Ricordo a Busto, Antonelli bacchetta Galimberti: «I sindaci diano il buon esempio»

BUSTO ARSIZIO – «Sono proprio i sindaci che devono dare il buon esempio, e purtroppo non è sempre così. Inutile fare l’esempio della vicina Varese». Parole del sindaco Emanuele Antonelli nel suo discorso per il Giorno del Ricordo nell’aula Ali della Libertà del liceo di piazza Trento e e Trieste. E così la contrapposizione tra il sindaco di Varese Davide Galimberti e il segretario di Fratelli d’Italia (il partito di Antonelli) Andrea Pellicini ha una “coda” polemica anche a Busto Arsizio.

La sala “bipartisan”

«Le solite parole inutili del nostro sindaco» il commento di Valentina Verga, consigliere comunale del Pd e vicepresidente della Provincia, all’uscita dall’aula, per stigmatizzare la bacchettata di Antonelli al sindaco Dem di Varese. Le celebrazioni a Busto Arsizio sono state bipartisan, come ormai da tradizione. Dopo le polemiche, queste tutte bustocche, dei giorni scorsi sullo striscione “destrorso” ai Cinque Ponti, è presente il segretario del Pd Paolo Pedotti, con il capogruppo Maurizio Maggioni, la consigliera Verga e l’esponente civico di centrosinistra Santo Cascio. C’è anche l’Anpi di Busto rappresentata tra gli altri dal presidente Liberto Losa. E poi Fratelli d’Italia in forze, con l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana, il capogruppo Luca Folegani, la vicepresidente del consiglio comunale Claudia Cozzi, il consigliere Paolo Geminiani e diversi militanti della sezione. Per la maggioranza ci sono anche la vicesindaco Manuela Maffioli con il segretario della Lega Alessandro Albani, per Forza Italia la presidente del consiglio comunale Laura Rogora e il capogruppo Orazio Tallarida, per la Lista Antonelli l’assessore Mario Cislaghi.

La commemorazione

Le celebrazioni iniziano come da tradizione a Borsano, il quartiere che ospitò gli esuli Giuliani e Dalmati nell’omonimo villaggio, dove ogni anno, dopo la Messa, viene deposto una corona al monumento a Don Emerico Ceci. Poi il passaggio al parco Norma Cossetto di via Foscolo – intitolazione proposta da Fratelli d’Italia ma votata da tutto il consiglio comunale – con la pioggia che costringe a radunare tutta la parte di discorsi e interventi degli studenti nell’aula “Ali della Libertà” di Piazza Trento e Trieste, altro luogo simbolo della Memoria in città.

I ragazzi protagonisti

È ancora una volta il sindaco Antonelli, come già nella Giornata della Memoria, a lanciare un appello ai ragazzi delle scuole: Tocca a voi costruire un mondo migliore, la mia generazione ha fallito. Loro, gli studenti dei licei Crespi, Candiani e Arturo Tosi, rispondono con i reading e le performance teatrali e musicali preparate per l’occasione. Tra cui una toccante “1947” di Sergio Endrigo.

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