In 32mila al voto in provincia di Varese: la sfida del centrodestra e l’onda dei civici

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VARESE – Centrodestra contro civici o centrodestra in frantumi in provincia di Varese e lo schema tradizionale centrodestra contro centrosinistra nell’Altomilanese. La sfida elettorale delle amministrative domani e lunedì, 14 e 15 maggio, interesserà 32.396 elettori nei sette comuni al voto in provincia di Varese e poco più di 12mila nell’unico comune dell’Altomilanese, Cerro Maggiore. Nessuno di questi ha più di 15mila abitanti (Cerro Maggiore, 14.984 abitanti per l’Istat, per pochissimo), il che significa che non ci sarà alcun ballottaggio e che lunedì pomeriggio, 15 maggio, si conoscerà già il volto degli otto nuovi sindaci che governeranno questi paesi per i prossimi cinque anni.

C’è solo il centrodestra

Detto della “milanese” Cerro Maggiore, dove il sindaco uscente di centrodestra Giuseppina Berra cerca di conquistare il secondo mandato contro una sfidante sostenuta da una lista civica di centrosinistra, tra le realtà varesotte ci sono delle sfide dal significato da non sottovalutare, oltre che particolarmente sentite. Perlomeno nell’ambito del centrodestra, che ha ampiamente mobilitato il suo “esercito” di eletti nei vari comuni che vanno al voto, mentre PD, 5 Stelle e Terzo Polo, dove sono presenti, hanno celato i propri simboli dietro a quelli delle liste civiche. Segno di un panorama politico estremamente fluido al di fuori della coalizione reduce dai trionfi elettorali delle politiche di settembre e delle regionali febbraio. Ma l’onda del civismo, più o meno mascherato, nel Varesotto ha già fatto centro alle scorse elezioni provinciali con la vittoria di Marco Magrini sul portacolori del centrodestra Emanuele Antonelli.

Il “caso” Lonate Pozzolo

Partiamo da Lonate Pozzolo, dove la campagna elettorale è stata caratterizzata da una serie di “casi” che stanno creando grande attenzione ben al di là dei confini territoriali: quello del tatuaggio nazista della candidata in quota Lega Marialuisa Panara e quello del candidato vicesindaco dei “Cittadini” Antonio Casoppero, erede (incensurato) di un “boss” locale condannato in via definitiva a 14 anni per aver fatto parte della ‘ndrangheta. Sul lato politico la sfida è tutta sul versante del centrodestra che, unito con il classico schema di coalizione a quattro (FdI, Lega e Forza Italia più i moderati dell’Udc) a sostegno della candidata in quota Lega Elena Carraro, prova a riconquistare il comune che è governato da una lista, quella che ripropone il sindaco uscente Nadia Rosa, dalla forte impronta civica anche se più orientata verso il centrosinistra. Ma qui il centrodestra ha a che fare con due liste di disturbo, quella dello storico autonomista Modesto Verderio, accusata di essere una “lista civetta” per favorire Rosa, e quella di stampo populista dei “Cittadini per i cittadini” di Tiziano Bonini, nata dopo che sfumò l’accordo con la coalizione che appoggia Carraro.

La sfida di Jerago con Orago

Schema simile anche a Jerago con Orago, dove il centrodestra unito dietro ai tre maggiori simboli (con l'”aiutino” non ufficiale, e assai controverso, di Azione), tenta l’assalto a villa Cova candidando Salvatore Marino, storico dirigente di Fratelli d’Italia, contro il sindaco uscente Emilio Aliverti, successore e da sempre braccio destro di Giorgio Ginelli, tra i fondatori del contenitore di Eupolis in provincia di Varese: guida una lista civica pura, senza alcun partito in appoggio, mentre il PD, per la prima volta a Jerago con Orago, è del tutto assente dalla scena.

Le altre sfide

Il centrodestra unito cerca invece la conferma a Venegono Superiore, dove ha governato per dieci anni con il sindaco Ambrogio Crespi, candidando un assessore uscente, Marialuisa Limido. Trovandosi di fronte tre competitor, tutti civici, con il principale sfidante Walter Fabiano Lorenzin (in passato commissario di Forza Italia), che ha messo insieme tutti i gruppi di opposizione. Ad Angera, comune commissariato dove il civico Alessandro Paladini Molgora ha chiuso prima del tempo il suo mandato invece il centrodestra si presenta frantumato: Lega con Nevio Menegat, Forza Italia con Marco Brovelli, Fratelli d’Italia fuori dalla competizione. Anche qui però le civiche la fanno da padrone. Come ad Azzate, dove è la civica di centrosinistra del sindaco uscente Gianmario Bernasconi che tenta il tris, contro una civica senza simboli che candida Raffaele Simone, sostenuta anche da esponenti locali di Lega e Forza Italia, e contro due outsider civici tra cui “Quelli della contea”, lista vicina ai Do.Ra e l’incognita Movimento Alternativo, novità in campo in quattro comuni su sette. E se nella piccola Agra i partiti sono naturalmente lontani dalla scena, c’è il nuovo comune di Bardello con Malgesso e Bregano che eleggerà per la prima volta il sindaco: si contendono la fascia tricolore l’uscente di Malgesso Giuseppe Iocca, in quota Lega, e l’uscente di Bardello Monica Maestroni, civica.

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