Inchiesta Induno, il sindaco Cavallin assolto dall’accusa di omessa denuncia

INDUNO OLONA – In sindaco di Induno Olona Marco Cavallin assolto dall’accusa di omessa denuncia. La sentenza pronunciata oggi, martedì 25 ottobre, con formula piena dal giudice del Tribunale di Varese Andrea Crema. Cavallin era accusato anche di abuso d’ufficio: per questo capo di imputazione la procura aveva già chiesto l’archiviazione nel giugno 2021.

Assoluzione piena

Il primo cittadino indunese, assistito dall’avvocato Paolo Bossi, oggi esce di scena da innocente dall’inchiesta per corruzione, truffa aggravata, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, peculato, abuso d’ufficio, riciclaggio, emissione e utilizzo di false fatture, che nel 2019 portò all’arresto di tre persone. «L’archiviazione di oggi sancisce allo stato attuale ciò che io ho sempre inteso affermare, ovvero la mia integrità morale e la mia assoluta buona fede nello svolgimento della funzione di Sindaco. In questo giorno per me lieto, che giunge alla fine di anni indiscutibilmente angosciosi, voglio però ribadire quanto ho sempre dichiarato fin da tempi non sospetti, quando cioè era in corso l’accurata, approfondita indagine condotta in Comune dalle Forze dell’Ordine, durata tre lunghi anni: bisogna sempre avere fiducia nel lavoro della Magistratura», questo il commento di Cavallin dopo la sentenza.

Le parole del sindaco

Oggi per me è un giorno importante, che chiude una parentesi della mia vita, personale e di pubblico amministratore, difficile, dolorosa e provante. Sono stato infatti assolto dall’accusa di omessa denuncia, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto un impiegato dell’ufficio Tecnico Comunale. Prosciogliendomi dall’accusa con formula piena, oggi il Giudice ha riconosciuto dunque la mia completa estraneità alla brutta vicenda che ha coinvolto l’ufficio Comunale e altri imputati per reati contro la Pubblica Amministrazione. L’archiviazione di oggi sancisce allo stato attuale ciò che io ho sempre inteso affermare, ovvero la mia integrità morale e la mia assoluta buona fede nello svolgimento della funzione di Sindaco. In questo giorno per me lieto, che giunge alla fine di anni indiscutibilmente angosciosi, voglio però ribadire quanto ho sempre dichiarato fin da tempi non sospetti, quando cioè era in corso l’accurata, approfondita indagine condotta in Comune dalle Forze dell’Ordine, durata tre lunghi anni: bisogna sempre avere fiducia nel lavoro della Magistratura. Voglio anche ringraziare pubblicamente il mio avvocato, Paolo Bossi, che ha condotto ottimamente la mia difesa e ha costituito per me un importante appoggio professionale e umano, in questi anni difficili.Nei prossimi giorni vorrò tornare da voi per comunicarvi qualche riflessione più personale su questa storia; per ora ringrazio i tantissimi cittadini che mi hanno sempre manifestato vicinanza, fiducia e sostegno: non si può essere sindaco senza poter contare sul supporto delle persone.

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