Foibe ed esilio giuliano-dalmata, Borsano celebrato in un documentario

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BUSTO ARSIZIO – Sarà il documentario “Italiani due volte” a fare da filo conduttore agli interventi degli studenti che, nella commemorazione di venerdì 8 febbraio della tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani da Istria e Dalmazia, avranno come punto di riferimento Borsano, rione che all’epoca diventò centro d’accoglienza per i profughi. Le iniziative a Busto Arsizio per la ricorrenza sono state annunciate oggi, mercoledì 6, in Comune, alla presenza di Gigi Farioli, Manuela Maffioli e Paola Magugliani, rispettivamente assessori a Educazione, Cultura e Promozione del territorio. Erano presenti Pier Maria Morresi, presidente dell’associazione Giuliani e Dalmati, Mario Colombo, esponente del Gruppo Ricerche Storiche di Borsano e i docenti delle scuole secondarie che prendono parte al tavolo “La storia ci appartiene”.

I lavori degli studenti al teatro Aurora

Anche quest’anno, dopo la commemorazione della deportazione degli operai della Comerio, e la Giornata della Memoria dedicata alle vittime della Shoah, l’amministrazione comunale celebrerà il giorno del Ricordo. Insieme agli studenti di “La storia ci appartiene” sono stati organizzati dei momenti di riflessione per mantenere viva la memoria della tragedia degli italiani e delle vittime delle foibe, nonché dell’esodo dalle loro terre di oltre 250mila italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.
Le celebrazioni avranno inizio venerdì 8 febbraio alle 10 con la tradizionale messa nella chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo di Borsano. Seguirà, alle 11, al Teatro Aurora, “Un quartiere per accogliere – Busto Arsizio e l’esodo giuliano dalmata. Luci e ombre di un’accoglienza da riscoprire”, evento in cui saranno presentati i lavori di ricerca e approfondimento realizzati dagli studenti. Dopo i saluti del sindaco Antonelli e di Patrizia Fazzini, portavoce del tavolo delle scuole superiori, gli allievi del Tosi provvederanno a illustrare il quadro storico, mentre quelli del Verri intervisteranno in diretta alcuni testimoni dell’esodo, residenti nel rione. Il Candiani sarà presente con “L’architettura a servizio della città: esperienze di accoglienza. Il passato e il presente del quartiere di Borsano”, lavoro sulla sua espansione urbanistica. Saranno infine proposti la lettura del brano “Home” e l’ascolto del brano “Pola” di Sergio Endrigo.
Dopo la presentazione partirà un corteo fino al monumento dedicato a San Biagio, nella piazzetta intitolata a don Emerico Ceci, sacerdote, educatore e storico di origini istriane che si prodigò per gli sfollati a Borsano. Un momento di riflessione dedicato alle vittime concluderà la giornata.

La collaborazione con l’Istituto Antonioni

L’incontro all’Aurora ospiterà “Italiani due volte”, documentario di Luca Casartelli e Gabriele Marelli prodotto dall’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni in collaborazione con il Gruppo Ricerche Storiche di Borsano e l’amministrazione comunale. La proiezione, che sarà riproposta in loop sabato 9 febbraio dalle 10 alle 12, tratta delle vicende che portarono all’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia, per focalizzarsi in particolare sull’esperienza del villaggio di Borsano, che accolse i profughi a inizio anni ‘50, creando una vera e propria comunità con alloggi, una scuola, esercizi commerciali e servizi. Tra gli intervistati l’ex sindaco Gian Pietro Rossi, la produttrice Rita Rusic e Morresi, che ha ricordato l’avvocato Sissy Corsi e sottolineato l’importanza dell’iniziativa per quanto riguarda i giovani, perché «mano a mano tutte le voci si spegneranno». In proposito Farioli ha dichiarato: «Ricordo e memoria non si devono declinare in un passato remoto, a rievocazione delle imperfezioni del secolo breve, ma in un indicativo presente. In un processo continuo, cosicché l’evento non diventi abitudinario o abitudinale, ma un momento educazionale, l’anticipo di un futuro migliore nella consapevolezza giovanile».

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