La difesa: “Rimettete in libertà il presunto stalker di Lara Comi”

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BUSTO ARSIZIO – Nuova udienza oggi, giovedì 5 luglio, in Tribunale a Busto Arsizio del processo contro lo stalker di Lara Comi, eurodeputata saronnese di Forza Italia. Udienza convocata dal giudice Valeria Recaneschi per il conferimento dell’incarico per la perizia psichiatrica dell’imputato Giovanni Bernardini.
Nel corso del dibattimento, la difesa ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare nei confronti del presunto stalker, che è attualmente agli arresti domiciliari.

Arresti domiciliari

Il legale di parte civile, che tutela gli interessi di Lara Comi, l’avvocato Mario David Mascia, ha espresso in aula la sua «ferma opposizione» alla richiesta, «non opportuna», non solo alla luce del quesito posto al perito per acclarare la capacità di intendere e di volere e la pericolosità sociale dell’imputato, ma anche richiamando l’ordinanza del Tribunale del Riesame dello scorso ottobre (prima ancora della reiterazione dei tentativi di contatto del Bernardini nei confronti di Lara Comi), nella quale si parla di «totale incapacità di autocontrollo» dell’uomo, residente a Jesolo, e, facendo notare che, «come precisato dalla stessa difesa, Bernardini non è persona abituata a concepire un rifiuto», si sottolineano «i tratti patologici che, in assenza di un concreto programma di supporto psicologico che consenta di superare quella che pare essere diventata una vera e propria ossessione, non consentono di ritenere affievolito il rischio di recidiva». Anche la pubblica accusa, rappresentata in aula dal Vice Procuratore Onorario Fabio Portera, ha espresso parere contrario alla richiesta della difesa.
Il giudice Valeria Recaneschi, nell’aggiornare le parti alla prossima udienza del 27 settembre (per l’esame della perizia e la discussione, visto che l’attività istruttoria è ormai conclusa), si è riservata di decidere in quella sede sulla richiesta posta in atto dalla difesa.

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