La nuova Marna «è una scatola vuota». Quaglini: «Sesto perde la sua ricchezza»

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SESTO CALENDE – Era un punto di domanda prima della presentazione del progetto alla cittadinanza e lo è ancora adesso, a distanza di un mese dalla serata in cui l’ex sindaco Marco Colombo e il candidato della Lega della Libertà Giovanni Buzzi hanno svelato il volto della nuova Marna. A chiedersi cosa ne sarà, fino alla sua realizzazione, delle decine di attività che vi si svolgono, è in primis il Circolo Sestese che ne detiene la gestione. «Le realtà che esistono ora si perderanno per sempre. Ci hanno presentato una scatola vuota» afferma lo storico presidente del Circolo, Alberto Quaglini.

Una scatola vuota

Proprio il progetto della nuova Marna, inevitabilmente, è stato uno dei punti di domanda posti nel corso dell’assemblea annuale dei soci dello scorso venerdì 10 maggio. Incontro a cui non hanno preso parte esponenti dell’attuale maggioranza o candidati della Lega della Libertà, ma soltanto esponenti dei gruppi di opposizione, rileva Quaglini rammaricato. Perché «la Marna non è un fatto che riguarda solo il Circolo ma tutta Sesto, scuole, associazioni, famiglie. E la sua vocazione non ha colori, non ha simboli partitici, ma è esclusivamente sociale». E rammaricato anche perché presentare il progetto, un mese fa «è stato mostrare una scatola vuota che non sapremo come riempire». Non ha dubbi Quaglini: le attività che a settembre dovranno trovare una nuova collocazione (così come è stato per la festa di Carnevale, mentre una soluzione tampone è stata trovata per il campo estivo), si disperderanno. «E non è detto che tornino indietro. Il Comune continua a dire che ci sarà una soluzione alternativa per tutti, ma sono rimaste parole al vento. La Marna del futuro sarà una cattedrale nel deserto. Perché quello che la riempie ora, morirà».

Insieme per Sesto: «Il Circolo al Parco Europa»

Sul futuro del Circolo, che gestisce la Marna fino a settembre, si apre un secondo capitolo ricco di domande senza risposta. Quaglini, che già aveva lamentato la mancanza di un coinvolgimento attivo nella realizzazione del progetto, teme anche per l’esistenza del Circolo stesso: «Avremo in gestione la nuova Marna? Non si sa. Nel frattempo, vorremmo continuare la nostra attività di promozione sociale, ma senza uno spazio – che da soli non possiamo permetterci – abbiamo la strada sbarrata. Si perde un patrimonio, finisce un’epoca di Sesto».
A cogliere lo stesso problema è il gruppo di Insieme per Sesto (candidato alle prossime elezioni con Giancarlo Rossi), che definisce «una grave mancanza il fatto che la giunta Colombo/Buzzi non abbia detto con chiarezza se sarà il Circolo a condurre la nuova Marna», suggerendo come soluzione tampone che al Circolo vada la gestione del Parco Europa, le cui strutture comprendono anche un salone polivalente con bar e cucina: «Soluzione valida nell’immediato ma anche sul lungo periodo, adatta per ospitare eventi, feste, riunioni, campus estivo e le attività della Canoa».

«Progetto propaganda del centrodestra»

Insieme per Sesto, che già dai banchi della minoranza aveva più volte contestato diversi aspetti del progetto della nuova Marna, ritorna quindi all’attacco: «Dopo dieci anni di promesse di concreto c’è solo una vetrina, quella di un ex negozio in centro che espone il prospetto della nuova Marna. Disegni di un progetto non ancora approvato e pronto per andare in appalto. Mai discusso veramente con i sestesi, con costi stratosferici, collocazione infelice, nebbia fitta sui tempi di realizzazione». Aggiunge l’ex sindaco e candidato in lista Roberto Caielli: «Qualcuno in Comune si è chiesto se sia lecito che una parte (la lista di Lega e FI) possa usare come propaganda le carte del progetto pagate con i soldi di tutti?»
Tutto da rivedere insomma, perché, secondo Insieme per Sesto bisogna riportare tra la gente il progetto necessario per il futuro della città, in modo da condividere modifiche ed esigenze: «Solo così la nuova Marna sarà utile a tutti e non solo alla vanagloria di qualcuno».

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