LA RICETTA DEL DOTTORE Pasta coi peperoni cruschi

di Patrizia Magnani
(Dottoressa della Fondazione Iseni y Nervi Città della Salute)

Vi hanno regalato una specialità lucana? Approfittatene per fare un primo velocissimo.

INGREDIENTI:

  • Pasta orecchiette o strascinati
  • Mollica di pane
  • Olio
  • Peperoni cruschi
  • Pecorino

PREPARAZIONE:

Intanto che l’acqua bolle, va fritta la mollica. Attenzione all’olio, ce ne va pochissimo e deve essere ben caldo. Quando la mollica è bella dorata, va scolata e messa sopra a della carta assorbente.

Scolare la pasta e farla andare un minuto nell’olio caldo, poi spegnere la fiamma, aggiungere la mollica fritta, i peperoni cruschi fritti sbriciolati e una bella grattugiata abbondante di pecorino. Impiattare e godere.

PROPRIETA’ BENEFICHE:

I peperoni cruschi, cioè croccanti, sono una ricetta tipica della cucina lucana, si tratta di una particolare qualità di peperoni dolci a basso contenuto di acqua, tipici di Senise, comune della Basilicata, che hanno ottenuto nel 1996 il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).

In estate vengono raccolti e infilati con ago e filo, realizzando una sorta di collane che vengono poi esposte al sole, così da far essiccare i peperoni. Una volta secchi possono essere fritti in padella con olio extravergine d’oliva, facendo attenzione a non bruciarli. Si possono poi gustare come delizioso e croccante contorno, per condire la pasta o le bruschette, con le patate, ottimi poi in abbinamento con il baccalà. Hanno un sapore caratteristico e rimangono croccanti anche dopo la cottura, tanto che diventa difficile smettere di mangiarli.

I peperoni cruschi o di Senise, hanno origini antiche e, anche se fanno parte della tradizione culinaria lucana, in realtà provengono dalle Antille. Sono arrivati in Europa alla fine del Cinquecento grazie a Cristoforo Colombo: secondo la leggenda, il medico di bordo, aveva conservato, all’interno di una delle caravelle, grosse quantità di questi particolari peperoni dolci, di cui scoprì non solo le proprietà mediche ma anche gastronomiche. Un’altra leggenda narra che la diffusione in Italia di questi particolari peperoni sia avvenuta, sempre nel Cinquecento, grazie agli Aragonesi che importarono questo particolare peperone dalle colonie spagnole nelle Antille: all’epoca la Basilicata apparteneva infatti al Regno delle Due Sicilie.

Pasta peperoni cruschi – MALPENSA24.it