Lago di Varese verso la balneabilità, i Verdi: «Le zone protette vanno tutelate»

VARESE – Quest’estate prenderà il via la prima sperimentazione della balneazione del Lago di Varese, come annunciato da Regione Lombardia nelle scorse settimane in occasione di un aggiornamento sulle attività dell’Aqst per il risanamento del lago. I primi bagni “di prova” faranno da test in vista dell’apertura ufficiale prevista nel 2023. Ma sul tema intervengono i Verdi di Varese, sottolineando l’importanza di preservare l’ambiente naturale del lago.

Le riflessioni dei Verdi

Il commento di “Europa Verde – Verdi Varese” è affidato ad un post social in cui non mancano critiche in merito alla scelta e alle attività in corso. «Questo modo di procedere sembra il risultato di una visione del lago solo come bene comune da sfruttare, ignorando fattori ecologici importanti. Infatti, il completamento di molte delle azioni previste per il risanamento è ancora in divenire, e non si capisce come sia possibile non aspettarne il risultato; soprattutto, il lago è un’area protetta appartenente alla Rete Natura2000, il sistema europeo di difesa della biodiversità, che assieme ai vicini laghi rappresenta un’area umida di estrema importanza. Queste zone non possono rischiare uno sfruttamento massiccio, come stessimo parlando di una qualsiasi altra parte del territorio. Vanno tutelate».

Aree da tutelare

«Oltretutto – prosegue il commento dei Verdi varesini – le posizioni espresse a favore della balneazione non tengono in considerazione il parere del Ministero della Salute che gestisce la balneabilità delle acque, e che per quanto riguarda il lago di Varese considera ancora vietate, per inquinamento o per altri motivi, quelle nelle 5 zone potenzialmente balneabili. Riteniamo che l’unica strada perseguibile sia quella di un progetto integrato che sintetizzi le differenti necessità, sia di utilizzo delle aree dismesse, sia di tutela delle zone protette, per garantire una gestione del lago che non veda prevalere lo sfruttamento della natura, ma una convivenza equilibrata con le realtà naturali circostanti».