Lago di Varese verso la balneazione. Cattaneo: «Sperimentazione in estate»

VARESELa prima sperimentazione della balneazione sul Lago di Varese partirà già quest’estate. È questo l’aggiornamento più importante che arriva dal comitato di coordinamento dell’Aqst (accordo quadro di sviluppo territoriale) per il risanamento del Lago di Varese, che si è riunito questa mattina, venerdì 1 aprile. Un incontro presieduto in videoconferenza dall’assessore all’ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo.

Primi bagni quest’estate

«Il lavoro di risanamento del Lago – annuncia l’assessore Cattaneo – prosegue con risultati positivi e ha consentito oggi al Comitato di decidere l’apertura sperimentale alla balneazione già da quest’estate presumibilmente nei mesi di luglio e agosto, per un periodo limitato e in un numero limitato di punti con lo scopo di monitorare le conseguenze della balneazione prima dell’apertura prevista per il 2023». Il Comitato ha dato mandato alla Segreteria Tecnica di approfondire le modalità operative e i tempi di apertura della balneazione, che verranno poi condivise nel corso della prossima riunione già convocata per la fine del mese di maggio.

I frutti delle azioni messe in campo

«Tutti i dati – spiega l’assessore Cattaneo – mostrano come le azioni in atto stiano dando frutti. Nel 2021 è stato possibile raddoppiare l’asportazione di fosforo e di azoto, passando da 2 a 4 tonnellate, l’obiettivo che ci eravamo prefissati. L’impianto ha dimostrato di non produrre impatti odorigeni di rilievo e non ci sono stati effetti negativi sul lago Maggiore e sul Bardello. I dati del monitoraggio microbiologico e sulle fioriture algali mostrano una situazione di ampia conformità rispetto ai limiti normativi e pertanto danno adeguate garanzie di ampia sicurezza, che saranno ulteriormente rafforzate dal potenziamento del monitoraggio».

La rete fognaria

Nel corso dell’incontro è stato diffuso l’aggiornamento dei lavori nelle sei macroaree dell’Aqst, a partire dalla rete fognaria. Gli interventi di ricognizione del sistema fognario effettuati dalla società Alfa procedono in linea col cronoprogramma: ad oggi sono stati rilevati in campo circa 881,65 km, pari al 91% del totale dell’intera rete al 100% delle reti relative all’agglomerato di Gavirate, su una lunghezza complessiva di 959 chilometri, a copertura di 22 comuni. Sono stati avviati i lavori di risanamento del collettore circumlacuale sud nel comune di Galliate Lombardo, che si concluderanno quest’anno. Per quanto riguarda la risoluzione delle criticità, individuate presso il comune di Barasso, sarà necessaria la sostituzione della rete e la scissione dei pozzetti per le acque bianche dalle acque nere, al fine di garantire il giusto collettamento della rete nera. Il progetto definitivo è stato inviato per l’approvazione in giunta comunale. Sono oltre 20 i progetti infrastrutturali individuati, per i quali partiranno i cantieri nei prossimi mesi: circa la metà dei cantieri saranno aperti quest’anno e tutti i progetti saranno completati (per le parti idrauliche) entro la fine del 2023.

Monitoraggio delle acque

L’attività di monitoraggio del Lago di Varese, del fiume Bardello e del Lago Maggiore procede regolarmente. Negli ultimi anni sono diminuite le concentrazioni di fosforo. Permane una situazione di trofia elevata che provoca anossia nel periodo estivo e ipossia durante la circolazione invernale. Ci sono state due fioriture algali nel 2021: a settembre e ottobre-dicembre. La qualità dei dati chimici e biologici mostrano concentrazioni di fosforo nel 2021 in continua diminuzione rispetto agli anni precedenti (attualmente siamo a 53 microg/l contro gli 80 microg/l di media nell’ultimo decennio). Le analisi di PCB (sostanze usate in campo industriale) e DDT (insetticida) su sedimenti e pesci non rilevano situazioni anomale. Relativamente ai monitoraggi su Bardello e Maggiore non si riscontrano particolari evidenze dell’impatto dello scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico su questi ambienti. Per quanto riguarda la balneazione, ci sono riscontri positivi nel monitoraggio di tutti i parametri (microbiologici, presenza algale di tossine) in questi ultimi 3 anni. È stato predisposto un sistema di early warning per verificare eventuali possibili fioriture algali basato sui dati provenienti dalla boa limnologica (pH, ossigeno e ficocianina) e dal telerilevamento coi satelliti. Il Comitato di Coordinamento ha quindi deciso di procedere con ulteriori approfondimenti al fine di valutare la conferma dell’apertura sperimentale alla balneazione già condivisa per il 2022.

Prelievo ipolimnico

L’impianto ha permesso di asportare, durante il periodo di esercizio da aprile a dicembre 2021, 4 tonnellate di fosforo, 24 di ammoniaca e 37 tonnellate di azoto, raggiungendo gli obiettivi prefissati. Grazie alle migliorie tecnologiche implementate si è ridotta in modo consistente la presenza di cattivi odori: è stato infatti segnalato un unico episodio nel 2021. Il riavvio dell’impianto per questa stagione è previsto nei prossimi giorni. Al fine di migliorare la gestione dell’impianto saranno installate delle sonde elettroniche per il monitoraggio in continuo dell’ossigeno nel fiume Bardello e dell’idrogeno solforato per i cattivi odori. Inoltre, nei prossimi mesi sarà installato un sistema di Eiettori Venturi presso la stazione di pompaggio per aumentare l’ossigenazione e la qualità delle acque in uscita. È stato consegnato il progetto per la realizzazione di 2 nuovi punti di scarico per le acque ipolimniche. Per quanto riguarda il funzionamento dell’impianto, a causa degli aumenti consistenti delle tariffe legate all’energia elettrica è stata sollecitata la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, che consentirebbe di produrre 100.000 kW/anno, coprendo un quarto dei consumi annui.

Biodiversità e navigazione

L’attività si è concentrata nell’individuare i punti migliori per il posizionamento di colonnine elettriche per la ricarica di imbarcazioni elettriche, come località, ad esempio, già raggiunte da servizi di connessione e con reti di distribuzione in grado di soddisfare la richiesta di potenza necessaria e luoghi prossimi alla pista ciclabile in cui è ipotizzabile interscambio tra bicicletta e imbarcazione. Sono stati individuati dei punti presso i comuni di Varese, Gavirate e Cazzago Brabbia. L’autorità di bacino lacuale porterà avanti l’iniziativa anche attraverso la partecipazione al bando regionale rivolto agli enti pubblici per la realizzazione di colonnine di ricarica elettrica, anche per le unità nautiche da diporto in ambito lacuale e fluviale. Sono in avanzamento da parte del Comune di Varese le attività che renderebbero possibile la navigazione sperimentale del lago già nei prossimi mesi (individuazione pontile presso la Schiranna e installazione di colonnina elettrica per ricarica dei natanti).

Comunicazione e valorizzazione sponde

Durante la riunione si è discusso delle proposte di promozione dell’attività Aqst e di sensibilizzazione dei cittadini, nonché di un progetto, rivolto ai cittadini, proposto da Alfa per migliorare l’informazione sulla qualità delle acque del lago. Saranno organizzati una serie di eventi di avvicinamento all’evento annuale di rendicontazione delle attività del comitato che, come nei mesi scorsi, si terrà nel mese di luglio e potrà eventualmente coincidere con l’apertura della balneazione sperimentale. Per la valorizzazione delle sponde lacustri dal confronto con i comuni sono state individuate 12 proposte di intervento, oltre ad altre 5 già individuate e finanziate con il Piano Lombardia (L.R. 9/20). Sono state individuate tre aree focus (Biandronno, Varese Schiranna-Calcinate del Pesce e Azzate-Buguggiate-Capolago) dove sono state elaborate specifiche proposte di realizzazione di architetture e microarchitetture. Il Piano Lombardia ha inoltre assegnato alla Provincia un finanziamento di 350mila euro per la riqualificazione della pista ciclabile del Lago di Varese: entro giugno 2022 è prevista la redazione di una scheda progetto, per un intervento che dovrà garantire funzionalità e sicurezza (passerelle, ponti, pavimentazione, staccionate di protezione, drenaggi delle acque, ecc.).

Monti sul camping di Azzate

In occasione dell’incontro dell’Aqst il consigliere regionale Emanuele Monti si è soffermato sul caso del campeggio di Azzate. «Ho voluto portare la richiesta che Ats e Arpa relazionino circa la situazione del camping di Azzate. Stiamo parlando di un’area molto vasta a ridosso del Lago di cui l’autorità giudiziaria aveva disposto lo sgombero degli occupanti abusivi. L’indagine di Striscia la Notizia ha appurato che sono tuttora presenti rifiuti altamente inquinanti e pericolosi come l’eternit. Per questo, ho voluto portare all’attenzione dell’Aqst la necessità di avere un approfondimento degli enti preposti e di informare le amministrazioni locali circa l’influenza di questi rifiuti sulla qualità delle acque. Nella riunione odierna è emerso che è stata avviata anche un’indagine della Procura, vista la gravità dei fatti. Auspico che sia fatta chiarezza il prima possibile».