Sindaci di Malpensa «stupiti e indignati» dalle parole di Cassani. Richiamo a Sea

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MALPENSA Masterplan Malpensa, la distanza tra il Comune di Gallarate – favorevole all’espansione dell’aeroporto – e i nove sindaci del Cuv non è mai stata così distante. Lo dimostrano le affermazioni di ieri del primo cittadino gallaratese Andrea Cassani («Vanno a chiedere cautele sotto il profilo ambientale ma poi il nocciolo della questione è il denaro») a cui arriva a stretto giro la risposta unitaria dei novi amministratori dell’intorno aeroportuali che parlano di «affermazione grave ed offensiva che apprendiamo dalla stampa con un mix di stupore ed indignazione».

La nota unitaria 

Di seguito la nota unitaria firmata da Dimitri Cassani (Casorate Sempione), Stefano Bellaria (Somma Lombardo), Nadia Rosa (Lonate Pozzolo), Filippo Gesualdi (Ferno), Fabio Montagnoli (Arsago Seprio), Claudio Ventimiglia (Golasecca), Roberto Nerviani (Vizzola Ticino), Maurizio Colombo (Cardano al Campo) ed Enrico Puricelli (Samarate):

“I Sindaci del CUV sono degli ipocriti”. 

Questa è l’affermazione attribuita al Sindaco di Gallarate Andrea Cassani, affermazione grave ed offensiva che apprendiamo dalla stampa con un mix di stupore ed indignazione. 

Ci dispiace perché Andrea è un collega e una simile accusa arriva quindi da un rappresentante delle istituzioni che, quanto meno, dovrebbe rispettare chi ricopre con pari dignità una carica pari alla sua, anche se in disaccordo con le posizioni assunte. 

Volendo puntualizzare, troviamo decisamente più ipocrita esprimere un giudizio di merito senza considerare la diversa condizione in cui si trovano i comuni dell’intorno aeroportuale e quello di Gallarate, non interessato in modo così diretto ed impattante dalle difficili condizioni di convivenza con l’aeroporto di Malpensa. 

Stiamo da tempo lavorando per ricercare un (difficile) accordo tra i vari soggetti interessati che tenga insieme sviluppo e sostenibilità. 

Per questo ci siamo confrontati in modo schietto con l’ente territoriale superiore (REGIONE LOMBARDIA), con il proponente del Masterplan (ENAC) ed il gestore aeroportuale (SEA). 

Abbiamo cercato soluzioni per superare gli ostacoli che ci avevano indotto ad esprimere parere non favorevole sul MASTERPLAN, abbiamo ridefinito e puntualizzato le richieste, abbiamo affrontato il delicato tema dell’espansione a SUD dell’area cargo proponendo alternative, abbiamo chiesto garanzie su ambiente, occupazione e sulle infrastrutture previste da una legge regionale di 23 anni fa e mai realizzate. 

Abbiamo cioè lavorato per avvicinare posizioni differenti. Risultato, a questo punto, non così scontato. 

Ci hanno stupito anche le dichiarazioni di SEA, che chiede esplicitamente l’aiuto al comune di Gallarate, individuandolo come interlocutore privilegiato. 

Il gestore aeroportuale è libero di interloquire con chi vuole e la Città di Gallarate è una realtà importante, ma i 9 comuni del CUV rappresentano più di 80.000 cittadini, 80.000 persone che hanno il diritto di vedere tutelato l’ambiente in cui vivono: la loro qualità della vita non può essere automaticamente subordinata al business di un’azienda ancorché importante come SEA. 

A questo punto chiediamo una risposta certa, concreta ed immediata a Enac e SEA, perché la serietà è una condizione “sine qua non” senza la quale non può esistere confronto. 

Si vuole ricercare un punto di equilibrio tra i diversi legittimi interessi? 

Si vuole lavorare per uno sviluppo sostenibile dell’aeroporto, vale a dire rispettoso del territorio, delle sue esigenze, delle sue tradizioni? 

Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Lo vogliono anche Enac e Sea? 

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