Laigueglia, sotto la pioggia l’assolo del francese Peters

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Firma francese sul 60° Trofeo Laigueglia grazie all’impresa di Nans Peters, corridore che in carriera non è nuovo a questo tipo di azioni. L’atleta della AG2R Citroën ha attaccato su Capo Mele in occasione del secondo dei quattro passaggi in programma, domando freddo, pioggia e strada bagnata e risultando poi imprendibile per tutti. La sua ultima vittoria – arrivata proprio grazie ad una fuga solitaria – risale alla tarda estate del 2020, era l’ottava tappa del Tour de France disputato a settembre, la Cazères – Loudenvielle di 141 km.

Sul traguardo di Laigueglia, Andrea Vendrame ha completato il trionfo della AG2R precedendo allo sprint per il secondo posto Alessandro Covi e Lorenzo Rota, seguiti poi dai francesi Clément Champoussin (Arkéa-Samsic) e Romain Gregoire (Groupama-FDJ).

LA CORSA. La prima azione nasce dopo 13 chilometri di corsa e ha per protagonisti Dimitri Peyskens (Bingoal WB), Davide Baldaccini (Team Corratec), Andrea Garosio (Eolo-Kometa), Filippo Ridolfo (Novo Nordisk), Emanuele Ansaloni, Gabriele Petrelli (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Samuel Florian Kajamini (Colpack Ballan), Francesco Galimberti (Biesse-Carrera) e Matteo Freddi (Beltrami TSA-Tre Colli). Il loro vantaggio massimo è stato di 4 minuti, poi la UAE Emirates ha cominciato ad accelerare in testa al gruppo, ha prima tenuto sotto controllo la situazione e poi annullato il tentativo.

Proprio la UAE ha “spaccato” la corsa ancora prima di entrare sul circuito di Colla Micheri con 26 corridori che si sono raggruppati al comando e il resto del gruppo attardato. Sulla prima salita a Colla Micheri, sotto la pioggia, ha attaccato Benoit Cosnefroy della AG2R Citroën. Sulla sua scia Lorenzo Rota che poi, complice una caduta di Covi, ha allungato in discesa. Al ritorno sul lungomare si è formato un plotoncino con Cosnefroy, Peters, Vendrame, Piccolo, Ciccone, Rota, Tesfazion e Bettiol.

Al secondo passaggio l’affondo di Nans Peters, altro corridore della AG2R Citroën. Mentre dietro di lui il gruppetto degli inseguitori cambiava più volte la sua composizione, il francese ha aumentato chilometro dopo chilometro il suo vantaggio, arrivando fino all’irrecuperabile gap di 1’10”.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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