Lapide del fondatore del Cln legnanese divelta: la condanna del Pd

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LEGNANO – Condanna del Pd di Legnano all’atto vandalico nei giardini di via Venezia (nella foto) dove ignoti hanno divelto la lapide dedicata a Giovanni Brandazzi, fondatore del Comitato nazionale di liberazione cittadino. La sezione legnanese del Partito democratico parla di «violenza distruttrice» e di «un insulto oltre che alla figura di questo valoroso partigiano combattente, alla Resistenza tutta» e rimarca che il fatto sia avvenuto «a pochi giorni dalla Festa della Liberazione, ma anche a pochi giorni di distanza dalle infelici esternazioni di una delle maggiori cariche dello Stato in merito ad una delle più efferate rappresaglie nazifasciste»: il riferimento è alle parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, sull’attentato di Via Rasella a Roma («non è stata una pagina gloriosa della Resistenza, i partigiani uccisero una banda musicale di semi-pensionati»).

«Individuare e arrestare i colpevoli»

«Non possiamo non collegare l’atto di vandalismo perpetrato a Legnano – prosegue il Pd cittadino nella nota diffusa oggi, mercoledì 12 aprile – con il negazionismo strisciante che da anni gli irriducibili del fascismo stanno portando avanti. Questi atti hanno però paradossalmente il potere di compattare chi invece ha rispettosa memoria della Resistenza, della nascita della Repubblica e della Costituzione. Il Partito democratico, nel chiedere alle forze dell’ordine di mettere in atto ogni azione atta all’individuazione e all’arresto dei colpevoli, invita tutti i sinceri democratici e antifascisti a tenere alta la guardia e ad aderire all’appello dell’Anpi, partecipando alle manifestazioni del 25 Aprile e denunciando politicamente coloro che vorrebbero un antistorico ritorno ad un passato ormai definitivamente condannato dal popolo italiano».

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