Lattoneria Castagnoli, da Ferno una storia di famiglia tra competenza e innovazione

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FERNO – Una storia di famiglia, territorio e passioni: è quella della Lattoneria Castagnoli, impresa edilizia specializzata nella realizzazione di coperture edili. Lavoro in cui l’esperienza va di pari passo con l’innovazione, perché superare la crisi, con competenza e formazione continua, si può: ne è convinta Laura Castagnoli, titolare dell’azienda insieme al fratello Stefano, che alla redazione di Malpensa24 ha parlato della sua azienda, e della sua idea di impresa.

lattoneria castagnoli fernoQual è la storia della Lattoneria Castagnoli?
Nasciamo a Ferno nel 1964 grazie all’impegno di nostro nonno, Nino Castagnoli. Da lui l’impresa è passata di generazione in generazione, da nostro padre Piero fino a me e mio fratello che la gestiamo dal 2005. Cinquant’anni di storia che lo stesso Comune di Ferno ha premiato nel 2011 con la menzione “Da piccole imprese nascono grandi realtà”. Nel 2011 ci siamo allargati e abbiamo aperto una nuova sede operativa a Lonate Pozzolo.

Di cosa vi occupate?
Lavoriamo in ambito edilizio riguardo tutto ciò che riguarda la ristrutturazione dell’immobile rispetto al tetto, partendo dalla struttura primaria, ma negli anni ci siamo allargati occupandoci anche di movimentazione dei carichi, trasporto rifiuti e rimozione di amianto: io dal 2004 sono coordinatore per la sicurezza nella rimozione dell’amianto. Proprio rispetto alla sicurezza sul lavoro investiamo moltissimo.

Un tema particolarmente attuale.
Lo è perché si deve lavorare per vivere, non per morire, sarebbe un paradosso. L’Italia ha un’ottima legislatura rispetto alla sicurezza, ma è difficile da applicare. Soprattutto perché non abbiamo la cultura della sicurezza: ancora oggi i clienti, nei preventivi, chiedono sconti proprio su quella voce. Dimenticando che in caso di incidenti, a pagarne le conseguenze sono tutti: impresa e clienti. Lavoriamo in situazioni anche rischiose, tra le altezze dei cantieri, che oggi non mi spaventano più, e la movimentazione dell’amianto, ma sulla sicurezza non si può transigere mai: per perdere la vita bastano pochi secondi.

L’edilizia è un settore con molta concorrenza: come si resiste alla crisi?
Con un aggiornamento costante. Noi siamo sempre alla ricerca di nuove tecnologie, metodi di copertura diversi: al cliente bisogna dimostrare di saper fare la differenza, offrendo qualcosa in più. Dalla crisi ci si salva con questa curiosità, affiancata a competenza e formazione, che deve essere continua.

Filosofia che vi ha permesso di rimanere nel vostro territorio.
Io la fuga dei cervelli la capisco. Il made in Italy è un’eccellenza in moltissimi settori, siamo davvero invidiati in tutto il mondo. Però il nostro paese non ci permette di emergere, si fa fatica, e allora si va altrove. Noi con coraggio e caparbietà siamo riusciti a rimanere qui, portando avanti il lavoro che nostro nonno iniziò tanti anni fa.

Progetti futuri?
Abbiamo tantissimi nuovi progetti in mente, speriamo di ampliarci verso nuovi settori, cercando di trasmettere questa passione anche alle generazioni future. Chi si ferma è perduto, diceva nostro nonno: per questo dobbiamo essere in evoluzione continua. Solo così si superano le difficoltà.

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