Le opposizioni: «Busto torni ad avere voce in capitolo su Malpensa. Serve il piano d’area»

Gigi Farioli

BUSTO ARSIZIO – Quante volte, quando era sindaco, Gigi Farioli ricordava l’aeroporto Città di Busto Arsizio poi diventato Milano Malpensa come esempio di leadership territoriale della città? Ora, da capogruppo di Popolo Riforme e Libertà, prova a riportare Malpensa al centro dell’attenzione della politica bustocca con una mozione “per la promozione del Piano Territoriale Regionale d’Area Malpensa”, depositata ieri, 8 maggio, e sottoscritta anche dai capigruppo di opposizione Maurizio Maggioni (PD), Santo Cascio (Progetto in comune) e Gianluca Castiglioni (Busto al Centro). «È l’unico strumento istituzionale che possa sancire e consentire lo sviluppo di un ampio territorio provinciale e regionale con l’aeroporto al suo servizio e non il contrario» sostiene Farioli.

Quando era Aeroporto Città di Busto

Il filo con il passato viene esplicitato partendo proprio dalla premessa che «l’aeroporto internazionale di Malpensa, figlio della lungimirante iniziativa dei “nostri“ antenati che ebbero la visionaria idea dell’Aeroporto Città di Busto Arsizio, costituisce un elemento imprescindibile e strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese», ma anche che «gli importanti scenari, all’interno della più generale sfida di competitività dell’intero Paese nel contesto europeo ed internazionale, possono, a nostro avviso, costituire elemento essenziale per lo sviluppo competitivo e sostenibile dell’intera Provincia e soprattutto dell’Alto Milanese». Farioli & C. ricordano anche che Busto nel 2005 era stata «riconosciuta come capofila del progetto di competitività europea Hub Malpensa -Corridoio 5» (la famosa “area vasta”) e che «Malpensa può costituire un volano strategico di sviluppo anche nell’ambito delle fondamentali sfide del PNRR che propongono come obiettivi prioritari l’innovazione digitale, la formazione e la sostenibilità energetica ed ambientale».

Gli obiettivi della mozione

Nel concreto, la mozione punta a riportare Busto Arsizio, che è socia di Sea «per una quota assolutamente minoritaria» ad avere voce in capitolo su Malpensa. Con l’obiettivo di «uscire dall’autoreferenziale gestione del Masterplan che per sua definizione e struttura, è innanzitutto funzionale al sedime aeroportuale e alla Società di Gestione», e di far sì che si apra una fase nuova nello sviluppo di Malpensa: «non il territorio al servizio dell’aeroporto, ma viceversa». Per le opposizioni di Busto «è prioritario ed indispensabile dare rinnovata concreta attuazione al Piano Territoriale Regionale di Area Vasta. È l’unico concreto strumento di programmazione per rendere protagoniste le forze istituzionali, associative, economiche e sociali, ma anche l’unico strumento istituzionale, coerente anche con il modificato ordinamento legislativo urbanistico, utile a garantire la promozione economica sociale ed ambientale».

busto arsizio piano d’area Malpensa – MALPENSA24