Lega a sostegno del comparto della Sanità: via il vincolo di esclusività

sanità monti cantù

ROMA – C’è anche l presidente della commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, tra i firmatari di una presa di posizione della Lega per cancellare il vincolo di esclusività per gli operatori sanitari. La nota è sottoscritta tra gli altri dai parlamentari Armando Siri, Rossanna Boldi, Maria Cristina Cantù (quest’ultima è stata la direttrice generale dell’ex azienda ospedaliera di Gallarate). Il documento è stato redatto a margine del convegno “Valorizzazione delle professioni sanitarie” organizzato questo pomeriggio, lunedì 11 luglio, a Palazzo Madama.

Questo il testo.

“La pandemia ha mostrato, ove mai ce ne fosse stato bisogno, la forza e la professionalità di migliaia di infermieri e delle professioni sanitarie nella loro completezza. La Lega lavora perché, dopo i doverosi omaggi, la politica fornisca ora un tangibile sostegno al comparto sanitario, che ad oggi, vede attestarsi in oltre 85000 unità il fabbisogno di personale sanitario. Lo diciamo con chiarezza: va superato il vincolo di esclusività per i professionisti sanitari dipendenti delle strutture pubbliche, vincolati dalla normativa nazionale a non poter svolgere attività di libera professione al di fuori del proprio monte ore contrattuale. Basta con le elemosine di Stato, con la politica dei sussidi a fondo perduto; serve invece incentivare chi lavora con passione e dedizione. Il libero professionista infermiere deve lavorare alla luce del sole, potendo fare rete con il territorio e con le Università, che ne garantiscono un’adeguata ed aggiornata formazione, incrementando quella domiciliarizzazione della prestazione che riduce i costi ed aumenta la qualità della stessa. La prossima legge di Bilancio può davvero rappresentare la migliore cornice per contestualizzare questa grande riforma, che coniuga valorizzazione e responsabilizzazione, garantendo quella copertura economica che non può venire meno. Ora è giunto il momento di stare dalla parte giusta, di metterci la faccia abbandonando la retorica, le frasi vuote e le vicinanze casuali”.

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