Legambiente Busto: «I peri del Comune sono morti». Rogora: «Solo falsità»

busto arsizio peri via xx settembre

BUSTO ARSIZIO – «Hanno speso 150 mila euro per abbattere gli alberi di via XX Settembre, che tra l’altro non erano nemmeno tutti morti, per poi ripiantare dei peri ornamentali che ora stanno seccando. Così come le paulownie del parco del Benessere». Questa la denuncia di Paola Gandini, presidentessa del circolo di Legambiente Busto Arsizio nei confronti dell’amministrazione Antonelli. La replica arriva però dall’assessore al Verde, Laura Rogora. «Non abbiamo bisogno delle sterili polemiche della signora Gandini, avevamo già fatto un sopralluogo e la società appaltatrice provvederà a sostituire le piante secche. Che sono solo 4 su 78».

Interesse estetico ed economico

«Poveri peri», esordisce Paola Gandini, sul suo profilo Facebook postando alcune fotografie degli alberi da poco piantati lungo via XX Settembre di Busto Arsizio. Si tratta di esemplari di pyrus che sono stati da poco piantati per sostituire le essenze che l’amministrazione aveva tagliato perché malate o morte. «In realtà non erano conciate così male, solamente alcune erano morte, ma le altre si potevano tranquillamente salvare. Il problema – attacca Gandini – è puramente estetico, perché si voleva rifare tutto il viale uguale, quando avrebbero potuto tranquillamente sostituire solo i singoli alberi».

La decisione della giunta Antonelli è stata però quella di ripiantumare l’intero filare con 78 peri ornamentali, «che tra le altre cose sono piccoli e non fanno molta ombra». Allora perché optare per questa scelta? A detta del circolo di Legambiente perché è più economica. «Non costa molto mantenere i peri, eppure sembra che anche in questo caso ci siano delle lacune, perché molti si stanno completamente rinsecchendo. E’ la stessa cosa che è accaduta con gli alberi lungo via per Lonate e corso Italia».

Modus operandi?

A precisare le cose è l’assessore al Verde stessa, Laura Rogora, che dà qualche numero. «Abbiamo piantato 78 alberi e solamente 4 sono morti. Si tratta di un fenomeno fisiologico e del quale eravamo già a conoscenza. Infatti, anche senza le segnalazioni di Legambiente noi facciamo i sopralluoghi e avevamo riscontrato il problema. Tant’è che ora la società appaltatrice sostituirà le essenze secche». Infatti, era stato lo stesso sindaco, Emanuele Antonelli, a commentare il post su Facebook di Gandini, spiegando che il contratto d’appalto prevede una «garanzia di 2 anni per i peri, che quindi verranno sostituiti».

A Gandini rimane però il dubbio: «Come mai questi episodi sembrano ripetersi un po’ ovunque in città? Dai peri di via XX Settembre alle paulownie del parco del Benessere. Forse c’è un problema di fondo nei contratti stipulati?». Ma la battuta finale spetta a Rogora che assicura: «La società appaltatrice è responsabile anche della manutenzione, quindi forse Legambiente dovrebbe informarsi prima di parlare e fare semplicemente delle polemiche sterili».

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