Varese, il leghista Bianchi “in visita” a Fratelli d’Italia. Che cosa c’è sotto?

VARESEMatteo Bianchi – Fratelli d’Italia contatto. Almeno così “dicono” le indiscrezioni e gli occhi di chi questa mattina (venerdì 2 dicembre) ha visto entrare l’ex deputato della Lega nella sede varesina di via Piave del partito di Giorgia Meloni.

Visita col giallo

Cosa ci faceva Matteo Bianchi nelle sede cittadina di Fratelli d’Italia? Verrebbe facile rispondere d’acchito anche sulla base di un post che il leghista ha pubblico qualche giorno fa sulla propria pagina Facebook. Magari fantasticando un po’ su quel “ho tanti progetti sui quali sto lavorando”. Insomma, davvero il contatto registrato nella mattinata di oggi è il preludio di un passaggio clamoroso?

Che Fratelli d’Italia, partito in crescita, abbia deciso di non chiudere le porte a chi, nell’ambito del centrodestra, intende continuare a fare politica sotto il tetto meloniano è piuttosto evidente. E anche il possibile movimento di Raffaele Cattaneo (che tanta freddezza ha suscitato a livello locale) lo conferma. Certo è che se il passaggio dell’assessore regionale all’Ambiente sarebbe di per sé clamoroso, quello di Bianchi lo supererebbe in meraviglia.

Invece a quanto pare non sarà così. Cioè, “mai dire mai” in politica, ma per il momento la presenza di Bianchi “a casa” dei Fratelli varesini pare sia dovuta a un incontro con Andrea Pellicini per confrontarsi su temi locali da portare sui tavoli romani e del parlamento. Se così fosse sarebbe facile ipotizzare l’oggetto dell’incontro in via Piave: le questioni dei frontalieri. Argomento su cui Bianchi ha sempre lavorato e che, non essendo più a Roma, e lì sul tavolo in cerca di un politico del territorio che voglia portare avanti il discorso.

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