Legnano, giallo sulla morte del cane della consigliera. La giunta in crisi si scatena

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LEGNANO – C’è voluta la morte del cane di uno dei consiglieri comunali dimissionari, con i relativi sospetti di una vendetta avanzati dal Pd, per far rompere il silenzio di Palazzo Malinverni seguito alla crisi scoppiata in seno alla maggioranza che amministra Legnano. Una nota diffusa oggi pomeriggio, venerdì 29 marzo, respinge con fermezza le illazioni avanzate dal Partito democratico sulla morte del cane di Federica Farina, fra i consiglieri di maggioranza che in settimana hanno rassegnato le dimissioni, contribuendo a far mancare il numero legale in aula nelle sedute dedicate all’approvazione del bilancio, con il conseguente e sempre più probabile commissariamento del comune. La segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani, aveva messo in relazione la morte dell’animale con l’uscita di scena decisa dalla Farina insieme al marito Antonio Guarnieri, presidente del consiglio comunale, per parlare di “un brutto atto intimidatorio, che temiamo possa essere legato alla crisi politica che sta investendo la giunta Fratus”.

Sindaco: basta fango, tuteleremo immagine della città

“Le dichiarazioni affidate alla stampa dalla Roggiani, riprese dall’on. Riccardo Olgiati e dal Movimento 5 Stelle Lombardia, sono gravemente diffamatorie, pretestuose e capziose – è la piccata replica firmata dal sindaco Gianbattista Fratus con la giunta, i consiglieri e le segreterie politiche di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia –. La macchina del fango viene messa in moto quando ancora non si conoscono causa, dinamica ed eventuali responsabilità che hanno determinato il decesso dell’animale. La città di Legnano – prosegue la nota – è stata inoltre dipinta come afflitta da un clima mafioso. Questo modo di operare e di fare politica, basato su insinuazioni o accuse infondate, non deve trovare posto a Legnano e rappresenta una violazione dei diritti e delle prassi democratiche. Difenderemo la reputazione della città e ci riserviamo di tutelare presso le autorità competenti il nostro buon nome”.

Pd: vicenda inquietante, comunità nell’angoscia

Fratus ricorda poi che “tra i valori espressi da questa amministrazione comunale c’è il rispetto per la vita in ogni sua forma, dunque anche per quella degli animali. Rispediamo pertanto ai mittenti accuse prive di fondamento e deploriamo l’uso strumentale di un episodio triste, al solo scopo di esercitare indebite pressioni su rappresentanti delle istituzioni”. Alla notizia dell’episodio, Silvia Roggiani, a capo della segretaria metropolitana del Pd, aveva espresso “una netta condanna per l’accaduto e solidarietà alla persona raggiunta dalla minaccia”, chiedendo di “fare luce su una vicenda inquietante che rischia di gettare l’intera comunità di Legnano nell’angoscia”.

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