Legnano, la giunta ribadisce le scelte sul Pgt: «Rigeneratore, flessibile, sostenibile»

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LEGNANO – Rigenerazione diffusa, flessibilità e sostenibilità: sono le parole chiave della proposta di variante al Pgt ribadite ieri sera, mercoledì 13 settembre, nella Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni (nella foto) dall’assessore alla “città futura” di Legnano, Lorena Fedeli, e dal capo progetto del Centro Studi Pim Angelo Armentano, nell’incontro pubblico con i cittadini e i professionisti. La variante era stata già illustrata nel corso della settimana alle parti economiche e sociali, oltre che in commissione urbanistica.

La variante generale al Piano di governo del territorio riguarda tutte le sue componenti (Documento di piano, Piano delle regole e Piano dei servizi) e si configura come un vero e proprio nuovo Pgt per la città. «L’amministrazione comunale – si legge in una nota diffusa oggi dal suo ufficio stampa – ha voluto fortemente un nuovo strumento urbanistico, in linea con le importanti novità normative e i grandi cambiamenti conosciuti da Legnano negli ultimi anni, perché soltanto con un nuovo documento si potranno centrare quelli che sono stati individuati come gli obiettivi strategici: rafforzare il ruolo di Legnano come polo di servizi per un territorio più vasto, assicurare una maggiore qualità urbana, attuare una rigenerazione urbana diffusa del territorio e salvaguardare e valorizzare il paesaggio agricolo e fluviale».

Radice: «Città polo di servizi»

«Questa proposta di Pgt – ha sottolineato il sindaco Radice – non è una fotocopia dei documenti precedenti, ma contiene rilevanti elementi di novità e rinnova profondamente il modo di guardare e governare le dinamiche urbanistiche. È un documento che guarda lontano, perché questo Piano dovrà rispondere alle sfide di rinnovamento con cui il nostro territorio e Legnano come città polo sono chiamate a confrontarsi».

Per Fedeli «il Pgt ha l’obiettivo di migliorare la città pubblica, la qualità di vita dei nostri cittadini e aumentare la dotazione dei servizi: è partendo da questo obiettivo che abbiamo posto come priorità la realizzazione dei progetti della città pubblica. Per capire le esigenze dei cittadini rispetto a questo tema, abbiamo tenuto, circa un anno fa, una serie di incontri in tutti gli 11 quartieri per capire quali fossero i servizi che risultavano carenti nelle diverse zone».

Le principali novità tecniche

La proposta di piano prevede una serie di livelli incentivanti delle trasformazioni del territorio, proporzionali alla capacità di attuare la città pubblica: più superficie lorda si utilizza oltre l’indice base, più utilità pubbliche saranno richieste. Altro fattore importante, l’acquisizione da parte del Comune delle aree di compensazione: il piano prevede che per tutti gli ambiti di trasformazione (AT) e tutti i piani attuativi (PA) una quota della superficie lorda massima realizzabile, pari al 5%, sia riconosciuta solamente a seguito della cessione al Comune delle aree di compensazione al di fuori dell’ambito.

La flessibilità nelle destinazioni consentirà agli operatori di adeguare i loro interventi alle mutevoli esigenze del mercato e ai nuovi stili di vita. Il piano definisce infatti le funzioni non ammesse, piuttosto che definire a priori ciò che devono realizzare. In particolare, l’insediamento del commercio di vicinato sarà sempre ammesso ovunque. La proposta di piano declina infine il concetto della sostenibilità. Tutte le trasformazioni della città (sia negli AT, sia nei PA, sia nell’attuazione della rigenerazione nel tessuto consolidato) devono concorrere a ricomporre in un disegno unitario il progetto della Rete ecologica comunale (REC). Per questo, nel piano, sono stati incentivate le trasformazioni che migliorano la componente ecologica. Asse portante della REC sarà il corridoio fluviale dell’Olona, per cui il piano prevede una serie di interventi volti alla sua valorizzazione. Completa questa visione la proposta di ampliamento del Parco Alto Milanese, che supera il 1.900.000 metri quadrati, oltre il doppio dell’estensione della superficie legnanese del Parco.

Ma le opposizioni non ci stanno

In seguito alla commissione di martedì, alcuni gruppi di minoranza hanno chiesto di riconvocarla “con estrema urgenza” con all’ordine del giorno il confronto sulla valutazione in corso di VAS e di adozione della variante generale e il confronto sulla proposta di PGT.

«L’urgenza – spiegano i capigruppo Toia (Toia Sindaco), Brumana (Movimento dei Cittadini), Amadei (Misto) e Grillo (Fratelli d’Italia) – è dettata dal fatto che è stata impedita qualsiasi discussione sulla Valutazione ambientale strategica per cui manca solamente il parere finale dell’autorità competente».

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