Legnano, la Lega “spegne” Bello Figo: «Il Comune deve annullare il suo concerto»

legnano concerto bellofigo legnanofutura

LEGNANO – “Scopo tutti i giorni / No, non mi stanco / Scopo tutti i giorni / Sono un vero negro”. Bastano poche parole (il resto del testo ve lo risparmiamo) di uno dei suoi maggiori successi per inquadrare la cifra artistica di Bello Figo (nella foto), all’anagrafe Paul Yeboah, cantante e youtuber italo-ghanese fra i più amati dai giovanissimi che si esibirà domenica prossima, 11 settembre, a Legnano nell’ambito del District Festival al centro sociale comunale “Il Salice” di Mazzafame. Una scelta che non è affatto piaciuta alla Lega, contraria al benestare concesso all’evento dall’amministrazione comunale.

Laffusa: «Inconciliabile con le campagne anti violenza»

«Il 25 novembre 2021 – ricorda la vicepresidente del Consiglio comunale, Daniela Laffusa – in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’amministrazione comunale ha inaugurato 7 panchine rosse sparse tra giardini e parchi della città. Nell’aprile di quest’anno ne ha inaugurate altre 3. Su ogni panchina è stata applicata una targa con incisa una frase sulla violenza di genere tradotta in sei lingue e il numero antiviolenza e stalking 1522. Come si coniuga la sensibilità dimostrata da questa amministrazione con l’arrivo a Legnano in occasione del District Festival Salice di Paul Yeboah in arte Bello Figo?

«Bello Figo – incalza Laffusa – è un rapper ghanese ormai da anni molto controverso per i testi delle sue canzoni. Oltre al disprezzo dei soldi e della povertà, alla strumentalizzazione dell’immigrazione per farne business (vedi “Io non pago affitto” fra i suoi “successi”), le sue “canzoni” incitano allo stupro. Volgarità e violenza sono il “punto forte” dei suoi testi. Parole irripetibili e di uno squallore inaudito. Già nel gennaio 2017 Bello Figo avrebbe dovuto esibirsi al Land of Freedom di Legnano, ma l’evento fu annullato per le numerose minacce di morte ricevute. Questi sono gli eventi culturali che merita la nostra città? Ancora una volta i proclami di questa amministrazione non rispecchiano il suo agire? Mi rifiuto di credere che sindaco e giunta avallino tanta volgarità e violenza».

«Razzismo e antifascismo? Non c’entrano nulla»

Immediata è giunta la replica degli organizzatori del concerto, nella persona dell’ex parlamentare e sindacalista Emilia Calini, oggi responsabile del centro sociale “Sandro Pertini-Il Salice”. Replica che però è forse piaciuta ancora meno a Laffusa, che nel 2019 fu per pochi mesi assessore allo sport della giunta Fratus. «Mi chiedo che cosa abbiano a che vedere i valori di libertà e antifascismo con quanto da me osservato – ribatte la consigliere comunale leghista – Nessuno ha puntato il dito contro la nazionalità e il colore della pelle dell’“artista” in questione se non la signora Calini nel rispondere. Capisco che la figura nel proporre Bello Figo sia pessima, ma questo tentativo di distogliere l’attenzione sul vero problema della questione la trovo veramente buffo e disperato. Se poi si scrive che non è vero che questo rapper incita allo stupro e che è solo una fake news di qualche mese fa, invito tutti a fare un sacrificio ed ascoltare qualche sua canzone. Vi avviso, ci vuole stomaco e coraggio.

«Grave errore l’ok all’evento»

«Nella replica c’è un voler essere nel giusto chiamando in causa l’amministrazione comunale che, a quanto si legge, ha vagliato e approvato l’evento. Se così fosse, come sembra, la cosa sarebbe gravissima e dimostrerebbe ancora una volta che alle belle parole non seguono i fatti. Invito il signor sindaco – conclude Daniela Laffusa – a dissociarsi da questa scelta e ad annullare l’evento».

legnano bellofigo concerto lega – MALPENSA24