Processo Piazza Pulita, l’Anm: «Procedimenti corretti, critiche ingiuste»

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LEGNANO – La Lega chiede al ministro Carlo Nordio «di valutare un’iniziativa ispettiva sui magistrati di Busto Arsizio». Ora la sottosezione locale dell’Associazione Nazionali Magistrati replica: «L’indipendenza della magistratura è principio cardine della democrazia. Gli attacchi personali, addirittura nominativi, a magistrati di questi Uffici Giudiziari a fronte di un diverso esito processuale in primo e secondo grado, minano il diritto del cittadino ad avere una giustizia rigorosa ed imparziale».

Da dove arriva l’attacco da parte della Lega? L’assoluzione in appello dell’ex sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus e degli assessori Maurizio Cozzi e Chiara Lazzarini. In primo grado, i tre amministratori erano stati condannati dal Tribunale bustocco con l’accusa di aver truccato concorsi per posizioni dirigenziali in Municipio e in alcune società ad esso collegate. A Fratus, primo cittadino espresso dal Carroccio, era stata contestata anche la corruzione elettorale durante il ballottaggio.

La risposta dei magistrati

Di seguito il comunicato integrale dell’Associazione Nazionale Magistrati:

L’indipendenza della magistratura è principio cardine della democrazia.

Gli attacchi personali, addirittura nominativi, a magistrati di questi Uffici Giudiziari  a fronte di un diverso esito processuale in primo e secondo grado, nelle more del deposito delle motivazioni della decisione di un procedimento penale nei confronti di alcuni esponenti politici del Comune di Legnano per turbativa d’asta e corruzione elettorale, minano il diritto del cittadino ad avere una giustizia rigorosa ed imparziale, capace di garantire il doveroso rispetto delle leggi, penali e civili, nella relativa dinamica processuale e giurisprudenziale.

Il rapporto tra poteri politici e poteri di garanzia, necessariamente distinti nei rispettivi compiti, pretende reciproco rispetto e lealtà, nell’interesse dello Stato e dei suoi cittadini.

Il confronto tra i poteri dello Stato non può mai scadere nella delegittimazione delle Istituzioni e nel conflitto, con il rischio di intaccare gli equilibri essenziali del sistema democratico.

Respingiamo con fermezza simili attacchi alla giurisdizione e a coloro che la esercitano.

Manifestiamo, con determinazione, la nostra piena solidarietà ai singoli magistrati destinatari di tali censure intimidatorie, volte a condizionare l’esercizio della funzione giudiziaria.

Rivolgiamo il nostro appello al Presidente della Repubblica e chiediamo l’intervento del Ministro della Giustizia a garanzia dei principi costituzionali.

La sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati di Busto Arsizio

legnano piazza pulita – MALPENSA24