Legnano tocca quota 60.600 abitanti: il dato nella Relazione di fine mandato

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LEGNANO – La popolazione di Legnano è arrivata a contare al 31 dicembre dello scorso anno 60.599 abitanti, 118 in più del 2018 e 422 in più di due anni fa, confermando il trend di crescita. Il personale in servizio nella “macchina comunale” annovera 268 fra dipendenti e dirigenti, più due dirigenti e due dipendenti in aspettativa non retribuita. Nel 2019 le entrate sono state pari a 61 milioni di euro (+4% rispetto all’anno precedente), le spese a 57 milioni (+1,26%). Sono alcuni dei dati pubblicati questa settimana sul sito del Comune nella Relazione di fine mandato: ben 110 fitte pagine, consultabili a questo link, con cui la gestione commissariale si congeda dalla città per consegnarla nelle mani dei futuri amministratori. Fra i tanti dati, il numero dei pasti serviti nei vari servizi educativi, che nel 2019 sono stati 452.699, le ore di servizio per l’assistenza ai disabili (40.290) e il totale dei rifiuti smaltiti nello stesso anno: 42.200 tonnellate, di cui il 70% (28.105 tonnellate) smaltito da Aemme attraverso la raccolta differenziata e il resto (14.000 t) da Accam.

Conti in attivo

La Relazione si apre con il riassunto dei fatti che hanno segnato la fine anticipata della legislatura: una «non facile situazione di crisi istituzionale – si legge – inasprita da un susseguirsi di ricorsi amministrativi e successivamente aggravata a seguito delle vicende giudiziarie a carico del sindaco, del vice sindaco e di un assessore». A tutto ciò si è aggiunta l’emergenza sanitaria, che ha comportato la sospensione di una serie di provvedimenti (fra gli altri, la costituzione della Fondazione Palio) e l’annullamento di numerosi eventi, a cominciare dallo stesso Palio delle Contrade. L’esercizio 2019 ha registrato un avanzo di amministrazione pari a circa 5,4 milioni di euro, di cui 1,582 milioni a parte corrente e 3,859 a parte capitale. Nell’esercizio 2020, alla data del 30 giugno, risulta un applicato avanzo di amministrazione vincolato per complessivi 561.000 euro.

Più fondi a bilancio per la piscina

Fra le opere pubbliche, la relazione riporta che il settore «ha completato la maggior parte dei lavori iniziati negli anni scorsi, quali il cantiere dedicato alla riqualificazione e al risanamento del Cimitero Monumentale e i lavori eseguiti nell’ambito del contratto di concessione di lavori pubblici relativo a progettazione, esecuzione e gestione di strutture sportive presso il campo comunale “G. Mari”. Da segnalare i lavori relativi alla ristrutturazione e all’adeguamento della piscina scoperta comunale». A questo proposito, la variazione al programma triennale delle opere pubbliche, approvata pochi giorni fa dal commissario prefettizio, ha previsto un aumento delle risorse messe a bilancio per il recupero della piscina di via Gorizia da 2 a 3 milioni.

Opere pubbliche completate

Nella Relazione vengono poi ricordati: la riqualificazione dei servizi igienici di Piazza Mercato; le opere edili attualmente in esecuzione per il rifacimento dei servizi igienici di alcuni stabili comunali, in particolare della scuola primaria Carducci e del chiosco bar del Parco Castello; la passerella metallica, l’impianto di illuminazione della pista ciclabile, i lavori idraulici e sulla linea elettrica necessari per connettere l’isola del Castello con l’adiacente Parco; la demolizione degli edifici pericolanti e la sistemazione della circostante area cortilizia dell’area ex macello. Per partecipare a un’indagine ricognitiva promossa dal CONI, sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnica ed economica dei seguenti interventi: realizzazione di un campo da calcio a 11 in erba sintetica nel campo sportivo di via Arezzo; la realizzazione di campi da calcetto a 7 e di un campo da calcio a 11 in erba sintetica nel campo sportivo di via Amicizia; la riqualificazione delle tribune scoperte e della pista di atletica nel campo sportivo di via della Pace. Curiosità: per il suo lavoro, il commissario Cristiana Cirelli ha ricevuto in 8 mesi (da maggio a dicembre del 2019) un corrispettivo di quasi 28.000 euro lordi, pari a 3.500 euro lordi al mese; ammonta alla metà il compenso del suo vice, Giuseppe Mele, ma relativo a 6 mesi di lavoro (luglio-dicembre).

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